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Massimo Giletti rompe il silenzio: parla per la prima volta dopo lo stop di Non è l’Arena

Massimo Giletti Chiusura Non è l'Arena

Il pubblico è rimasto sconcertato su quanto successo a Massimo Giletti, con la chiusura improvvisa di Non è l’Arena, il programma che conduceva su La7. Il Foglio aveva svelato sul conduttore: “Faceva perdere una barca di soldi ad Urbano Cairo, la situazione si era fatta insostenibile, c’era un passivo di circa 150mila euro per ogni puntata. Ci sarebbe stata una mancanza di utili”. Ma ora è stato il presentatore a rompere il silenzio per la prima volta e a rivelare dettagli clamorosi.

Massimo Giletti ha saputo cose molto brutte sul suo conto, in seguito alla chiusura di Non è l’Arena ed è pronto a dire tutto. Ma non è ancora il momento della confessione definitiva, visto che deve necessariamente attendere lo sviluppo della vicenda. Ma ha fornito le sue prime anticipazioni e ciò che ci sarebbe dietro potrebbe essere molto serio. Un vero e proprio caso è scoppiato nel piccolo schermo e una soluzione finale sembra non essere ancora arrivata.

Leggi anche: “Soldi”. Massimo Giletti, spunta finalmente il vero motivo della chiusura di Non è l’Arena

Massimo Giletti Chiusura Non è l'Arena


Massimo Giletti sulla chiusura di Non è l’Arena: “Cose terribili”

Dopo giorno di assoluto silenzio, Massimo Giletti ha deciso di soffermarsi sulla chiusura di Non è l’Arena intervenendo su RTL 102.5 con Luigi Santarelli, ha iniziato a raccontare come stiano le cose: “Vorrei dire tante cose e verrà il giorno in cui potrò dirle. In questo momento ho tanto rispetto per i magistrati, data la situazione delicata. L’importante è avere la coscienza a posto, poi la verità verrà fuori. Ho un contratto che mi vincola all’azienda in cui ho lavorato per sei anni e per rispetto a questo contratto non posso parlare senza autorizzazione e chiarire in modo serio“.

Massimo Giletti Chiusura Non è l'Arena

Giletti ha scoperto che ci sarebbe qualcuno di importante, che avrebbe fatto pressioni affinché lo mandassero via dalla trasmissione di La7: “Nel nostro Paese non è facile fare un certo tipo di televisione, che va a disturbare chi sta nei palazzi, ma bisogna avere il coraggio di farla. Quando c’è una situazione delicata, abbiamo il dovere doppio di andare nelle sedi corrette, io l’ho fatto, il resto sono chiacchiere. Ci sono intercettazioni terribili, dove qualcuno di importante dice ‘Va chiuso Giletti’. L’ho letto su La Repubblica, Marcello Dell’Utri“.

Infine, il conduttore ha concluso così il suo discorso alla radio: “Per rispetto dell’azienda per cui ho lavorato non posso dire altro, se non ringraziarla per ciò che mi ha fatto fare in questi ultimi anni”. Scopriremo prossimamente quindi tutti i particolari della cacciata da Non è l’Arena.


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