Sabato scorso è andata in onda un’altra puntata di C’è posta per te’ che ha appassionato il pubblico di Canale 5. Tra i tanti protagonisti nello studio di Maria De Filippi, anche due ragazzi con la sindrome di Down, Luca e Samantha, che hanno vissuto l’emozione di incontrare il loro idolo Francesco Totti. La sorpresa li ha ovviamente emozionati molto, ma non tutti hanno gradito quel siparietto.
Alessandra Palazzotti, direttore nazionale di Special Olympics (il programma internazionale di allenamenti e competizioni atletiche per le persone con disabilità intellettiva, ndr), ha infatti scritto una lettera aperta pubblicata sui social indirizzata proprio a Maria De Filippi in cui parla di “stereotipo” e di una “trasmissione che rischia di collocare in un modo non corretto”. “Gentile Maria – esordisce la Palazzotti -, dopo la puntata di Sabato sera sento, a nome di Special Olympics, l’esigenza di fare una riflessione con lei e la sua redazione”. (Continua dopo la foto)
Se da un lato il direttore di Special Olympocs apprezza il tentativo dello show di puntare i riflettori sulle persone con la sindrome di Down, dall’altro crede che “la modalità con cui viene trattato il tema vanifica questo buon proposito”. Perché “Cercare di fare simpatia con lo stereotipo della persona con la sindrome di Down ‘tirchia’ ed eterna bambina – si legge nella lettera – non fa un buon servizio ad uno spicchio di popolazione che di stereotipi è già piena”. (Continua dopo la foto)
“Se si volesse utilizzare uno stereotipo, e siamo contrari, si potrebbe utilizzare quello delle persone con la sindrome di Down come grandi e infaticabili lavoratori, come delle persone che si impegnano con tutte le loro forze, per esempio, nei compiti che si affidano loro”, continua il direttore nazionale di Special Olympics. “La trasmissione rischia di collocare in un modo non corretto” la tematica perché “relativamente al mondo della disabilità, invita sempre e solo persone con la sindrome di Down, facendo quasi pensare che la disabilità intellettiva sia solo quella, ma è solo il 5%”. (Continua dopo foto e post)
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“Di sindromi neo natali ne abbiamo più di 250 e la disabilità intellettiva è più vasta e varia di quanto si possa pensare”, aggiunge la Palazzotti nella lettera aperta alla conduttrice di ‘C’è posta per te’. Il timore di Special Olympics è che con “messaggi come questi si torni indietro di 30 anni” e a proposito dell’ultima puntata andata in onda “è stato un momento per alcuni di grande inc….atura e per altri di mortificazione e tristezza”.
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