Nel consueto appuntamento con Italia Sì Marco Liorni ha avuto un ospite davvero speciale e, durante l’intervista, si è anche lasciato andare a un commento. Franco Bortuzzo, padre di Manuel, ha partecipato alla puntata odierna della trasmissione di Raiuno per raccontare quello che lui ha definito il “backstage” della disgrazia.
Come è tristemente noto, Manuel è stato raggiunto da un proiettile mentre si trovava in strada, a Roma, che l’ha costretto alla sedia a rotelle. Un caso che ha fatto molto scalpore anche per grande forza d’animo dimostrata dal ragazzo, che ha saputo rialzare la testa perdonando anche il suo aggressore. In studio, con Liorni, Rita Dalla Chiesa, Elena Santarelli e Mauro Coruzzi, Bortuzzo senior ha parlato ai telespettatori di quanto sia stata dura affrontare il post incidente avvenuto un anno fa. (Continua dopo la foto)
“A 30 giorni dalla disgrazia – le parole di papà Franco a Marco Liorni – persone che definisco sciacalli, hanno cercato di entrare in sintonia con me: ti offrono fiducia, amore, protezione, tu non devi pensare più a nulla, ti portano esempi di persone che hanno guarito, mi dicono che hanno la cura per Manuel, ti offrono sedute e quant’altro e ti mettono nel dubbio se questo infuso possa realmente funzionare o meno”. (Continua dopo la foto)
“Sono degli sciacalli professionisti”, ha commentato il padrone di casa facendo eco alle parole del suo ospite. Che ha continuato: “Sono un po’ sveglio, ho sempre cercato di avere contatti più precisi, come numero di telefono, email, siti da guardare e tutti ti dicono che è una scienza poco nota, quindi ti dicono di andare a Honk Kong, Panama, Cina, poi ti chiedono dei soldi per tradurre la cartella clinica…”.(Continua dopo le foto)
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“Ho fatto diversi colloqui telefonici anche per andare a fondo, non fidatevi di persone che ti non danno riferimenti precisi, il nome di un medico”. “Si presentano con i fogli, i diamanti… ne ho viste di ogni – prosegue Bortuzzi senior – reagisco dicendo che ci penso e lascio il riferimento”. “Il mio consiglio è di tirare fuori le palle in un momento di debolezza, informarsi bene quando ti offrono cose strane, avere dati certi e riferimenti. Non ho denunciato nessuno, ma mi sarebbe piaciuto scrivere un libro su quello che sta dietro la disgrazia, il backstage della disgrazia”, ha concluso.
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