È una nuova idea di grattacielo, in cui alberi e umani convivono. “È il primo esempio al mondo di una torre che arricchisce di biodiversità vegetale e faunistica la città che lo accoglie. Sono felice per Milano, per Expo, e ringrazio chi ha promosso e sostenuto il nostro progetto, a partire da Hines Italia e dalle associazioni del quartiere Isola”. Così l’architetto Stefano Boeri commenta la notizia secondo la quale quest’anno a contendersi l’ambìto premio di 50mila euro dell’International Highrise Award – concorso biennale attivo dal 2004 e promosso dalla città di Francoforte in collaborazione con la Dekabank e il Dam, Deutesches Arkitekturmuseum – ci sarà anche il Bosco Verticale, nuovo grattacielo nel quartiere Porta Nuova, a Milano.

Il concorso, che premia l’edificio alto più bello e innovativo del mondo, assegnerà il riconoscimento al vincitore di questa edizione il prossimo 19 novembre a Francoforte. Dalle motivazioni offerte dalla giuria in seguito alle selezioni, emerge l’importanza giocata dal Bosco Verticale per il suo importante contributo alla densificazione del verde urbano: le due torri accolgono infatti 480 alberi di grande e media altezza, 250 alberi di piccole dimensioni, 11mila fra perenni e tappezzanti, 5mila arbusti, per oltre 100 specie diverse.

Oltre al “nostro”, in finale l’edificio olandese De Rotterdam disegnato da Rem Koolhaas con il suo studio OMA, gli edifici One Central Park di Sydney e Renaissance Barcelona Fiera Hotel progettati dallo studio parigino di Jean Nouvel e il complesso cinese Sliced Porosity Block di Chengdu disegnato da Steven Holl.
