La storia di Polan Sarkar sembra la trama di un film d’amore. Amore per i libri, amore per la cultura, amore per la gente della sua regione, il Rajshahi nel Bangladesh. Tutti i giorni, nonostante i suoi 94 anni, si carica in spalla il suo fardello di libri e percorre parecchie miglia a piedi, spostandosi da un villaggio all’altro, e li dà in prestito alla gente. Dopo alcune settimane, ripassa; gli abitanti restituiscono i libri e ne scelgono altri fra quelli nuovi che egli porta con sé.
Polan ha iniziato tanti anni fa fondando sulla terra di sua proprietà una scuola superiore dove gli studenti potevano usufruire gratuitamente dei suoi libri. Per quelle regioni rurali, dove la maggior parte degli abitanti è povera e analfabeta, il lavoro di Polan Sarkar rappresenta la speranza. Quando gli è stato diagnosticato il diabete e i medici gli hanno consigliato di fare lunghe passeggiate per Polan è stato spontaneo unire una sua esigenza alla passione della sua vita: «La gente viene a casa mia per prendere in prestito libri. Potrei invece andare io da loro per consegnarli», si dice Polan.
“Quello fu l’inizio – racconta oggi –. Distribuire i libri spostandomi a piedi è diventata quasi un’ossessione”. Polan inizia così a recarsi di casa in casa con il suo prezioso carico. La voce delle sue visite si sparge e tutti, compresi studenti e casalinghe, cominciano a rivolgersi a lui per chiedergli nuovi volumi. Lui diventa in breve tempo una sorta di biblioteca mobile, e casa sua si trasforma nella libreria del villaggio