Vive a Terzigno, in provincia di Napoli, il ragazzo “più buono d’Italia”. Sua madre, Immacolata Longobardo, è affetta da sclerosi multipla e lui fa di tutto per renderle la vita meno complicata: faccende domestiche, accompagna la sorella più piccola a scuola, dà una mano in cucina. Ma Luigi Gaglione (fa la terza media) riesce anche a essere uno dei più bravi della classe. E quest’anno, per queste ragioni, è andato a lui il Premio alla Bontà intitolato alla memoria di Hazel Marie Cole, che proprio di questa virtù fece uno stile di vita, giunto alla 15esima edizione. Luigi si spiega così: «Mia madre è il mio punto di riferimento e io trovo che sia giusto aiutarla, cercare di farla stare meglio». Il tredicenne ha capito da solo che c’era bisogno di dare una mano e l’ha fatto: «Aiutare in casa non mi pesa, viviamo una situazione difficile e trovo normale che io faccia la mia parte». Per il resto, Luigi è un ragazzo normalissimo con le passioni tipiche di quell’età. A lui andrà in premio una borsa di studio di mille euro vincolata proprio al suo percorso di studi. I genitori hanno spiegano di essere fieri di lui.
La storia di Luigi è stata segnalata dalla scuola alla segreteria del premio: i docenti del ragazzo, hanno tratteggiato il profilo di un piccolo uomo, uno che si fa carico di responsabilità e problemi nonostante la giovane età. Dal canto suo, la mamma ha deciso fin dall’inizio di non nascondere la propria malattia, ma non ha mai chiesto sacrifici ai figli.