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Giusy Versace: “Ecco la storia della mia nuova vita”

  • Storie

“Oggi รจ un grande dono.” Sono le parole che Giusy si ripete ogni giorno dal 2005 quando, a causa di un banale incidente in automobile, un guardrail le ha tagliato entrambe le gambe all’altezza del ginocchio, strappandola a una vita invidiabile, piena di affetti, impegni di lavoro, sogni e amore. Di quel momento Giusy ricorda tutto: il dolore straziante, il terrore di morire e le preghiere rivolte alla Madonna, perchรฉ le dia forza. Forza che diventa la sua arma. Insieme alla famiglia e agli amici che le si stringono attorno, Giusy muove i primi passi nella sua nuova vita. Fra pianti, speranze, paure e momenti di gioia arrivano le protesi, “le mie nuove gambe”. Prima quelle da passeggio, poi da mare, poi addirittura da corsa, nonostante qualche dottore le suggerisca di lasciar perdere. A un anno dall’incidente Giusy ha lasciato un fidanzato poco presente e si รจ buttata a capofitto in un futuro che le ha riservato sorprese e soddisfazioni: un nuovo lavoro, un nuovo amore, la creazione della onlus Disabili No Limits, che raccoglie fondi per donare ausili a chi non puรฒ permetterseli, l’oro e il record italiano sui 200 e 100 metri e il record europeo sui 100 metri. “Con la testa e con il cuore si va ovunque” รจ il racconto di una vicenda personale, ma anche di una scelta che riguarda tutti coloro che si trovano ad affrontare un grande cambiamento: guardare oltre e costruirsi un domani o continuare a rimpiangere un bel passato che non c’รจ piรน? Giusy non ha avuto dubbi. (continua dopo la foto)


Ecco come la stessa Giusy racconta la sua storia.

“Nel 2005 ho perso le gambe in un incidente stradale e insieme alle gambe credevo di aver perso anche una parte della mia femminilitร . Ho sempre considerato le gambe come la parte piรน femminile di me, perdendole ho iniziato a vedermi come un piccolo mostro.ย Ho dovuto imparare nuovamente a guardarmi allo specchio, vestita in modo diverso rispetto a come ero abituata a vedermi prima. Indossavo spesso pantaloni stretti, fuseaux e scarpe col tacco. Adoravo i vestiti corti e le mini gonne. Di colpo ho dovuto affrontare un nuovo nemico: lโ€™armadio. Affrontai una sfida: raccogliere in grandi buste tutti i vestiti e le scarpe che non avrei potuto piรน indossare e trovare il coraggio di darle via. Il pianto liberatorio, condiviso con mia madre, mi diede la forza necessaria per farlo.

Col tempo ho imparato ad apprezzare e valorizzare ciรฒ che di me era rimasto, senza perdere troppo tempo a pensare a ciรฒ che non avevo piรน.ย Essere guardata in modo โ€œdiversoโ€ mi metteva a disagio, finchรฉ un giorno capii che ero io quella diversa, semplicemente perchรฉ non mi sentivo bene con me stessa. La gente guarda semplicemente perchรฉ non รจ abituata a vedere, ma io โ€œguardavoโ€ perchรฉ la mente mi proiettava unโ€™immagine di me che ormai non esisteva piรน.

Pensare alla mia nuova vita senza tacchi mi ha fatto spesso sentire buffa e goffa, in alcune situazioni finanche inappropriata. Per esempio, ricordo con simpatia quando una sera le mie migliori amiche mi proposero di andare a una festa. Evviva! Non vedevo lโ€™ora. Avevo imparato a camminare senza stampelle da pochi mesi e lโ€™idea di uscire e fare un poโ€™ di vita mondana mi elettrizzava come unโ€™adolescente al suo primo appuntamento.ย  Cercai di vestirmi in modo carino, ma nellโ€™aprire la scarpiera la scelta era piรน o meno sempre la stessa: sneackers, ballerine. Pensai subito che forse nessuno mi avrebbe guardato i piedi e che la cosa piรน importante era sfoggiare il sorriso piรน bello. Indossai una camicetta attillata con una collana lunga colorata, un poโ€™ di trucco, un tocco di gloss alle labbra e via. La compagnia e lโ€™affetto delle mie amiche mi aiutรฒ quella sera a essere, ancora una volta e nonostante tutto, protagonista di una serata importante. A nessuno importava che scarpe indossassi, nessuno notรฒ il mio largo pantalone nero, in compenso mi fecero tanti complimenti per la collanaย  e per il sorriso. La gente ci vede in base a come noi ci poniamo. Maggiore รจ la stima che nutriamo di noi stesse, migliore รจ la percezione che la gente avrร  di noi. Allora, di che parliamo?! Cosa vuol dire femminilitร ?

Sembrerร  banale, e magari lo รจ, ma un sorriso รจ in grado di sprigionare piรน femminilitร  di un tacco a spillo. Difficile crederci, per chi รจ abituata magari a indossarli o per lโ€™immagine femminile che ci viene spesso proposta, lo so bene! Ma, provate a immaginare una โ€œmusonaโ€ o una persona triste e negativa su un paio di tacchi e poi ditemi che effetto vi fa.ย Se poi scegliete invece di mettere i tacchi solo per sembrare piรน alte, beh allora vi capisco! Siete assolutamente giustificate. Io ho risolto il problema cosรฌ: vado da un tecnico e mi faccio fare le gambe di qualche centimetro piรน lunghe. Comodo no? In fondo, se ci pensate bene, con un paio di scarpe comode si evitano anche i rischi di incappare in brutte figure, si evitano possibili scivoloni o inutili e antipatiche storte alle caviglie. In sostanza, ci si sente piรน a proprio agio e si sorride molto di piรน.ย Non potrรฒ mai dimenticare le parole che mi scrisse un amico stilista qualche tempo fa: se osi con una scollatura apparentemente discreta, nessuno noterร  le ballerine che avrai ai piedi.

โ€œDonne, donneโ€ฆ. oltre le gambe cโ€™รจ di piรนโ€, cantava la bella Jo Squillo. Eโ€™ proprio veroโ€ฆ”.

Con la testa e con il cuore si va ovunque. La storia della mia nuova vita
Giusyย Versace
Prezzoย โ‚ฌ 17,00
Mondadori

Ballando con le stelle, Giusy Versace perde la protesi ma non il sorriso


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