Un terribile incidente si è verificato oggi a Bormio, sulla pista Stelvio, durante le prove per la discesa libera di Coppa del Mondo. Gravi e le condizioni del campione, vittima di una rovinosa caduta che lo ha costretto al trasporto d’urgenza in ospedale. Dalle prime informazioni si apprende che al discesista è stato riscontrato un ematoma subdurale (accumulo di sangue all’interno del cranio, sia nell’encefalo sia tra questo e le ossa craniche).
“Cyprien è cosciente e per il momento resta sotto sorveglianza nel reparto di terapia intensiva neurologica”, ha aggiunto Stéphane Bulle, medico della squadra francese. Secondo Eurosport, Cyprien Sarrazin era cosciente al momento dell’evacuazione e lamentava dolore a un piede. La prova è stata interrotta di nuovo per la caduta dello svizzero Josua Mettler ed è ricominciata dopo qualche minuto.

Bormio, brutta caduta per il discesista francese Cyprien Sarrazin
Tantissime le critiche. Il compagno di squadra di Sarrazin, Nils Allègre, ha criticato duramente la pista di Bormio: “Sono 40 anni che non sanno fare altro che cose pericolose. Domani tra il primo e il trentesimo ci saranno 4 secondi, situazione poco rispettosa verso gli atleti. In gara mi assumerò i miei rischi, ma credo sia scorretto a un anno dai Giochi Olimpici fare una pista così. E anche in ottica olimpica non la vedo per niente bene”.

La Stelvio è stata progettata dall’ex tecnico della Valanga azzurra Oreste Peccedi per i Mondiali di sci alpino di Bormio del 1985. Con quasi 3230 m di lunghezza, 1010 m di dislivello e una pendenza del 60% la Stelvio è una delle piste più conosciute e famose in Europa. Dalla partenza a 2255 m con lo sguardo si vede bene, oltre il paesaggio, il miraggio dell’arrivo. L’avvio è subito in picchiata.

I campioni di Coppa del Mondo acquistano immediatamente velocità sin dal cancelletto di partenza, altrimenti rischiano subito di perdere centesimi preziosi. Tecnicamente impegnative sono le 2 curve che conducono al salto della Rocca: si tratta di una curva a destra e di un lungo salto, il Salto degli ermellini, e da una curva verso sinistra che immette sul cambio di pendenza de La Rocca, dove comincia il bosco di pini, cembri e abeti.