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La fabbrica di cioccolato, spunta il capitolo censurato per troppa violenza

A 50 anni dalla pubblicazione della Fabbrica di cioccolato (titolo originale: Charlie and Chocolate Factory) di Rohal Dahl , divenuto ormai un classico della letteratura per ragazzi e splendidamente ripreso da due registi d’eccezione (Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, con Gene Wilder di Mel Stuart e La fabbrica di cioccolato di Tim Burton con Johnny Depp del 2005) spunta un capitolo inedito impietosamente colpito dalla censura fin dalla prima edizione pubblicata negli Stati Uniti nel 1964 e nel Regno Unito nel 1967, perché ritenuto «troppo selvaggio, sovversivo e immorale» per le menti sensibili dei bambini dell’epoca. Il capitolo perduto, che nelle prime bozze di Dahl doveva essere il quinto, è stato ritrovato tra le carte dell’archivio dell’autore dopo la sua morte ( avvenuta nel 1990) e pubblicato ora dal Guardian, accompagnato da nuove illustrazioni realizzate da Quentin Blake, che aveva già disegnato alcune tavole in passato per il romanzo. Le righe inedite descrivono le avventure di Charlie Bucket e degli altri vincitori del biglietto d’oro nella Vanilla Fudge Room, una stanza della fabbrica di Willy Wonka contenente una gigantesca caramella fudge. Con Charlie ci sono anche tre ragazzini che non sono presenti nell’edizione definitiva: Miranda Grope, Jimmy Troutbeck e Wilbur Rice. Questi ultimi due, disobbedienti alle indicazioni di Wonka, finiscono la loro visita nella pericolosa sala del “martellamento e taglio”. Il loro triste epilogo è suggerito da un verso degli operai della montagna (che, tra l’altro, non sono ancora i famosi Umpa Lumpa).

 



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