Andrea Bocelli, la frecciata clamorosa dal collega. Tutti conoscono il tenore e cantante pop italiano che ha saputo far sposare la musica classica e quella leggera. Sono tanti i successi ai quali ha dato la sua voce, interpretando brani come “Con te partirò”, “Il mare calmo della sera” e “Vivo per lei”. Stiamo parlando di una star internazionale famosa in tutto il mondo, non solo in Italia.
Fa stupore, allora, ascoltare le dichiarazioni di un altro cantante, anche lui non vedente, che ha attraversato una fase di successo per poi finire in un certo senso nel dimenticatoio. Parliamo di Aleandro Baldi che in molti ricordano vincitore del Festival di Sanremo nel 1992 insieme a Francesca Alotta con la canzone “Non amarmi”. Sono numerosi punti in comune tra i due, entrambi non vedenti e tutti e due nati in Toscana.
Leggi anche: “Sono così felice”. Andrea Bocelli, la notizia appena data è bellissima: cosa è successo in queste ore
Aleandro Baldi e la frecciata a Bocelli: “Due cantanti ciechi erano troppi”
In un’intervista a La Verità Aleandro Baldi ha affermato: “Due cantanti ciechi erano troppi“. Ripercorrendo la sua carriera e cercando una ragione del suo declino il cantante ha fatto riferimento ad Andrea Bocelli sostenendo la tesi che “uno di loro era di troppo”. Una frecciata al collega, che ovviamente non ha alcuna colpa se non quella di essere salito alla ribalta insieme a lui o poco dopo, comunque inattesa.
Oggi Aleandro Baldi vive a Greve in Chianti, in provincia di Firenze. Non si è mai sposato e non ha una compagna: afferma di aver sofferto tantissimo in amore. Parlando della sua carriera dice: “È difficile interpretare ma, probabilmente, ho avuto canzoni che mi davano come un personaggio triste. Allora, tutti possiamo essere tristi, ma forse la gente, da me, non voleva sentire la tristezza”.
Inoltre aggiunge: “Avevo una casa discografica un po’ più ostile nei miei confronti”. Riferendosi ad Andrea Bocelli afferma: “Lui aveva persone come Caterina Caselli e Tony Renis che credevano in lui e l’hanno fatto andare all’estero. Avendo lui successo all’estero, in Italia si arrogarono di dire che il cantante non vedente per eccellenza è lui. Io all’estero purtroppo non sono andato. La commissione di Sanremo deduceva questo. Noi, a Sanremo, vorremmo Bocelli. Aleandro non ha fatto successo nel mondo. E quindi non lo vorremmo”.
Oggi Aleandro scrive ancora canzoni, ma non ha molto fiducia di avere successo: “Purtroppo in Italia non siamo ancora maturi. La gente ha sempre bisogno di un solo leader e in quel momento, avendo fatto successo all’estero, il leader tra i non vedenti era lui. Si può dire quel che si vuole, ma è così”.