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“L’ho uccisa io”. Saman Abbas, svolta choc nel caso della 18enne scomparsa. Il padre intercettato

  • Italia
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Morte di Saman Abbas, la confessione choc del padre. Un caso di cronaca nera che potrebbe arrivare a una svolta definitiva. Nei confronti dei genitori della ragazza l’Italia ha inoltrato la richiesta di rogatoria. Interrogato dagli inquirenti a fine gennaio, lo zio si era dichiarato totalmente estraneo ai fatti.

Saman Abbas, la confessione del padre. Lo zio della giovane vittima “si dichiara all’oscuro di cosa possa essere accaduto a Saman. Proprio in considerazione degli ottimi e affettuosi rapporti che aveva con la nipote ha ritenuto plausibile che si fosse allontanata volontariamente”, aveva spiegato l’avvocato di Hasnain al termine dell’interrogatorio. E di oggi le parole del papà sulla tragica morte della figlia.

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Saman Abbas, la confessione del padre


Saman Abbas, la confessione del padre: “Ho ucciso mia figlia”

La confessione sarebbe emersa alla luce di una telefonata dell’uomo a un parente in Italia a poco più di un mese dalla scomparsa di Saman Abbas, avvenuta lo scorso aprile a Novellara in provincia di Reggio Emilia. Tutto risalirebbbe all’8 giugno del 2021, quando Shabbar Abbas e la moglie si sarebbero dati alla fuga in Pakistan. (Saman Abbas, gli ultimi istanti di vita della ragazza).

Saman Abbas, la confessione del padre

Questo il contenuto della telefonata reso dopo la confessione choc del padre di Saman Abbas: “Per me la dignità degli altri non è più importante della mia”, le parole sono di Shabbar al parente, “Io ho lasciato mio figlio in Italia. Ho ucciso mia figlia e sono venuto, non me ne frega nulla di nessuno”.

Saman Abbas, la confessione del padre

Il parente, sentito dai carabinieri il 25 giugno di quell’anno, avrebbe dichiarato che il padre di Saman non volesse si parlasse di lui: “Io sono già rovinato, avete parlato di me in giro, non lascerò in pace la vostra famiglia”, per poi aggiungere: “Io sono già morto, l’ho uccisa io, l’ho uccisa per la mia dignità e per il mio onore. Noi l’abbiamo uccisa”.

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