È passata anche questa, sospirano i non amanti del gossip. George Clooney si è fatto il suo bel matrimonio costoso a Venezia ed è chiusa, almeno per ora, una pagina di costume. A chi piace e a chi no, ma tra le cronache c’è anche un po’ di leggerezza. Probabilmente la città lagunare sarà stata colpita, per un paio di giorni, da nervosismo visto che quando i famosi vanno in giro portano con sé uno strascico di bodyguard e polemiche. Facile immaginare quelli che “siccome c’è Clooney io non posso passare di qui”, ma è anche utile tentare un bilancio di immagine di una città che, ultimamente, aveva fatto parlare di sé per il troppo lassismo nei confronti dei turisti indisciplinati. E indubbiamente la Venezia dei giorni di George e Amal è apparsa diversa, più sorridente. Non è per nulla sbagliato affermare che la città ci ha guadagnato. Perché per qualche giorno è entrata in tutte la case le mondo migliorando ulteriormente il “brand” Venezia. Sicuramente anche gli operatori del turismo sono soddisfatti, considerando fan e curiosi che hanno “pedinato” i vip che partecipavano al matrimonio. E non è difficile pensare che saranno tante le coppie che “voglio sposarmi a Venezia come Clooney” o le turiste che vorranno visitare i luoghi in cui hanno “perso per sempre” il loro idolo.