“Caro Babbo Natale”. Inizia così la lettera di Michele, un bambino di nove anni sordo la cui storia sta commuovendo l’Italia. Michele, infatti, nella sua lettera a Santa Klaus non ha chiesto un giocattolo o un videogioco come fanno tanti bambini della sua età, ma un oggetto per lui indispensabile: l’apparecchio acustico. Michele ne aveva uno, ma gli è stato rubato. Si tratta di strumenti molto costosi. Una vicenda raccapricciante e toccante al tempo stesso, raccontata da Il Mattino.
“Per sentire ho bisogno di due apparecchi cocleari, uno l’ha portato mia mamma con sé, l’altro l’ho perso al parco”, ha scritto il piccolo, affetto da ipoacusia dalla nascita. La madre di Michele ha abbandonato il figlio qualche giorno fa in una comunità ad Aversa, in provincia di Caserta. Prima di andarsene però la donna gli avrebbe sottratto di nascosto il piccolo strumento probabilmente per rivenderlo.
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Mamma ruba l’apparecchio al figlio sordo per rivenderlo, prima di abbandonarlo in una casa famiglia
La lettera di Michele è arrivata alla Società per Amore, una associazione di volontariato che assiste bambini e famiglie in difficoltà. L’associazione, in questi giorni, ha ricevuto più di 300 lettere indirizzate a Babbo Natale. Quella di Michele non è passata inosservata. “Quando l’ho letta non potevo crederci – ha raccontato a Il Mattino Anna Di Biase, responsabile dell’associazione – . Vi assicuro che ne sentiamo di tutti i colori, ma una mamma che porta via l’apparecchio acustico al figlio e se lo vende, ben sapendo il danno enorme che gli provoca, ammetto che ci mancava“.

L’associazione dice che ce le metterà tutta per esaudire il desiderio di Michele: “Ora abbiamo visto anche questo. In ogni caso siamo pronti: dobbiamo aiutare quel piccino, sotto l’albero troverà ciò che chiede. Non chiedetemi come, ma non perdo l’ottimismo: in qualche modo ce la faremo.”

“Inizialmente Michele viveva con sua madre. I carabinieri lo trovarono una sera mentre vagava in solitudine per le strade di Casal di Principe, lo fermarono, rintracciarono la madre e li affidarono entrambi”, ha raccontato il responsabile educativo della comunità, Carmine Verino.

La madre e Michele hanno trascorso un po’ di tempo insieme insieme in una casa famiglia. “Abbiamo capito quasi subito che la donna non aveva intenzione di abbandonare vizi e dipendenze. Non voleva cambiare vita e, soprattutto, non si occupava di suo figlio, che anzi rappresentava un intralcio alle sue attività”, ha aggiunto Verino. La donna è stata allontanata, ma prima avrebbe sottratto l’apparecchio acustico al figlio.
Intanto, è partita una denuncia all’autorità giudiziaria. Si è scoperto che la madre di Michele era tornata in Romania. Nel frattempo, il bambino di nove anni è stato inserito nel circuito per affido e adozione.