Lutto in Italia per la scomparsa della storica firma del giornalismo italiano, a lungo vice direttore dell’agenzia Adnkronos e poi direttore editoriale del Gruppo Gmc. Il giornalista è morto nella notte a Roma, al termine di una grave malattia. Come scrive Adnkronos, per le edizioni dell’agenzia di stampa ha pubblicato il volume ‘Il clandestino è finito’, sulla dissociazione politica dal terrorismo, e curato vari studi sul terrorismo nazionale e internazionale.
Grazie al suo contributo sono nati anche i due libri che hanno celebrato prima i 50 e poi i 60 anni dell’agenzia. “Ironia e rigore, la battuta tagliente e la calma olimpica – si legge ancora sul sito dell’agenzia Adnkronos – non aveva bisogno di alzare la voce per farsi rispettare in agenzia e per gestire anche le situazioni più concitate”.
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Morto il giornalista italiano Daniele Repetto
Daniele Repetto è stato, per la generazione di cronisti dell’Adnkronos affacciatisi alla professione fin dagli anni ’90, un punto di riferimento saldo e sicuro, l’interlocutore dalla risposta definitiva e rassicurante, l’autorevolezza dei fatti e delle azioni che non si nutre di vanagloria ma vive di quotidiano e instancabile impegno.
Daniele Repetto era riconoscibile per la sua camminata inconfondibile e la sigaretta sempre accesa tra le dita. La sua genovesità romanizzata moltiplicava la sua implacabile arguzia. Era un maestro di giornalismo vecchio stile, sempre alla caccia del più piccolo refuso e sempre in prima linea a indicare ai suoi giornalisti la direzione da seguire nella battaglia quotidiana per un’informazione di qualità.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo ha conosciuto e nel panorama giornalistico italiano. Daniele Repetto sarà ricordato come un pilastro del giornalismo, un uomo di immensa cultura e dedizione, sempre pronto a guidare con autorevolezza e passione.