La famiglia di Giulia Cecchettin è finita sotto attacco nelle ultime ore. La morte della ragazza di 22 anni, uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta attualmente rinchiuso nel carcere di Verona, ha scioccato tutta l’Italia e acceso nuovamente i riflettori sulla violenza di genere. Adesso Vittorio Feltri ha deciso di rompere il silenzio sul papà Gino e la sorella Elena e le sue parole sono state tutt’altro che positive nei loro confronti.
A proposito della famiglia di Giulia Cecchettin, ora sotto attacco del giornalista, ha dovuto subire offese e critiche anche sul web. L’avvocato di Gino Cecchettin, Stefano Tigani, ha annunciato che sono partite diverse denunce nei confronti degli attacchi diffamatori all’uomo. C’è una querela per diffamazione alla Polizia postale anche per i messaggi contenenti frasi di odio e video deliranti rivolti a Giulia via web. Elena, la sorella di Giulia, ha invece denunciato il consigliere regionale Stefano Valdegamberi, che in un post aveva scritto che la ragazza “ha simboli satanici e fa la recita”.
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Famiglia di Giulia Cecchettin sotto attacco: “Hanno rotto”
Dopo la morte della 22enne, la famiglia di Giulia Cecchettin è stata subito determinata a condannare la violenza di genere e anche il patriarcato. Ma Feltri ha preso le distanze, sferrando un attacco contro Gino ed Elena Cecchettin: “La ragazza uccisa, Giulia, non riesco a dimenticarla. Provo una pena infinita, ma le chiacchiere dei suoi familiari e della sinistra mi hanno rotto le balle“. E le critiche non si sono fermate qui.
A contestare i parenti di Giulia è stato appunto il direttore editoriale de Il Giornale, Vittorio Feltri, che ha aggiunto su X: “Combattere la violenza sulle donne è giusto, ma non comprendo perché elevare a guru nazionale Gino Cecchettin. C’è un’ossessione mediatica, insana, come dimostra ad esempio la prima pagina del quotidiano Repubblica di qualche giorno fa, che recava la fotografia della cameretta di Giulia. Il titolo era: ‘Nella stanza di Giulia’. Come se si trattasse di una diva di Hollywood e il paparazzo fosse riuscito ad introdursi in casa sua”.
La ragazza uccisa, Giulia, non riesco a dimenticarla, provo una pena infinita, ma le chiacchiere dei suoi familiari e della sinistra mi hanno rotto le balle.
— Vittorio Feltri (@vfeltri) December 11, 2023
Infine, Feltri se l’è presa pure con la sorella di Giulia: “Attribuisce la responsabilità della morte della sorella al patriarcato, allo Stato, al governo e sostiene che il fischio per strada sia una sorta di preludio del femminicidio. Non posso fare a meno di notare che i componenti di questa famiglia hanno dato prova di una capacità straordinaria di fare, per di più da subito, di un lutto una occasione per cambiare vita e carriera, per reinventarsi, per proporsi e per candidarsi alla copertura di ruoli attinenti alla politica”.