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“Altre persone”. Omicidio Elena Del Pozzo, dubbi sulla confessione: il sospetto degli inquirenti

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Elena Del Pozzo attirata dalla madre

Elena Del Pozzo e il mistero dell’arma del delitto. Continuano le indagini sull’omicidio della bambina trovata senza vita dopo la notizia – risultata poi falsa – del rapimento avvenuto il 23 giugno mentre tornava a casa insieme alla madre. Proprio Martina Patti ha confessato che la piccola non è stata rapita “da una banda di tre uomini incappucciati”, come aveva denunciato lei stessa.

Nella serata del 13 giugno la donna, 23 anni, ha confessato nel corso dell’interrogatorio, ma non ha saputo spiegare come e perché avrebbe commesso il delitto. “Non ero in me”, ha spiegato ai carabinieri, portati dalla donna sul posto in cui aveva sotterrato la figlia, avvolta in cinque sacchi di plastica nera, in un campo a 200 metri da casa.

Elena Del Pozzo e il mistero dell'arma del delitto


Elena Del Pozzo e il mistero dell’arma del delitto: “Coltello scomparso”

Elena Del Pozzo e il mistero dell’arma del delitto. Secondo quanto riferito dalla Procura la donna ha affermato di “aver portato a termine l’orrendo crimine in maniera solitaria”, ma le indagini vanno avanti anche per capire se qualcuno abbia aiutato la ragazza. Per questo motivo i familiari di Martina Patti sono stati sentiti diverse volte e per il momento tutti hanno dato versioni plausibili di quanto accaduto.

Elena Del Pozzo e il mistero dell'arma del delitto

Secondo una prima perizia medico-legale, sul corpo della bambina sono state trovate “molteplici ferite da armi da punta e taglio alla regione cervicale e intrascapolare”. Ferite compatibili con un coltello da cucina, come raccontato dalla stessa Martina Patti durante l’interrogatorio. Dopo l’omicidio, la 23enne ha preso il corpo ormai senza vita della figlia, lo ha messo dentro a un sacco della spazzatura e nascosto in un campo vicino a casa. Ma sull’omicidio Elena Del Pozzo c’è il mistero dell’arma del delitto.

Ma sono ancora diversi i punti oscuri della vicenda, in attesa dell’interrogatorio per la convalida del fermo previsto per venerdì 17 giugno. Il mistero dell’arma del delitto, un coltello da cucina, che finora non è stato ancora trovato. E ancora il luogo del delitto. I militari sono convinti che la bambina sia stata uccisa in casa, per poi essere portata nel terreno, ma la 23enne ha detto di aver ucciso sua figlia da sola e di averlo fatto nel luogo in cui è stata ritrovata.

“Cosa hanno trovato sul corpo”. Omicidio Elena Del Pozzo, spuntano dettagli dal primo esame del medico legale

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