La piazza piena come se niente fosse. Il video dell’assembramento in piena emergenza davanti alla chiesa dell’Addolorata, nella messa del venerdì santo, ha fatto il giro del web e scatenato una vera e propria bufera. È accaduto venerdì 10 aprile a San Marco in Lamis, in provincia di Foggia, in Puglia. Come riportano i quotidiano locali, un centinaio di persone si sono riunite davanti alla chiesa per pregare in occasione delle festività di Pasqua.
Il gruppo di cittadini indossava le mascherine e pare siano state rispettate le distanze di sicurezza, ma come imposto dal decreto del governo firmato dal premier Giuseppe Conte sono vietate manifestazioni pubbliche e assembramenti, e bisogna uscire solo per necessità: motivi di lavoro, spesa e problemi di salute. (Continua a leggere dopo la foto)
Come riporta il quotidiano online L’Immediato “sul sagrato della chiesa, insieme ai religiosi, anche il primo cittadino Michele Merla e il consigliere regionale Napoleone Cera, salutati calorosamente dal parroco che ha anche ringraziato chi ha deciso di collegarsi da Foggia e da altri comuni, e le forze dell’ordine “che hanno tollerato, questa sera’”. (Continua a leggere dopo la foto)
Il sindaco si è poi assunto la responsabilità di non aver interrotto il momento di preghiera. San Marco in Lamis, va ricordato, è inoltre il paese del primo focolaio da Coronavirus, la ‘Codogno pugliese’, il paese in cui oltre dieci persone si contagiarono a un funerale di un anziano. La Procura di Foggia ha aperto una inchiesta su San Marco in Lamis. Le forze dell’ordine acquisiranno i video. (Continua a leggere dopo la foto)
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“In merito a quanto successo stasera nella mia città – ha scritto il sindaco – mi assumo la colpa di non aver avuto il coraggio di dire a don Matteo di interrompere il momento di preghiera. Non me la sono sentita, ma mi rendo conto, col senno di poi, di aver sbagliato. Ma avrei voluto interromperlo. Questa è la mia colpa e me la prendo. Scusate tutti”.
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