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Coronavirus, vittime in calo: è il dato più basso dall’inizio dell’epidemia

  • Italia

Ventitré vittime, una meno di ieri, e nuovo dato minimo dall’impennata dell’epidemia e anche un numero basso di nuovi casi, a fronte però di un numero basso di casi testati. In aumento – dato il basso numero di test – il rapporto tra nuovi positivi e casi testati. Dei 218 tamponi positivi rilevati oggi, la maggior parte sono in Lombardia, con 143 nuovi positivi (il 65,5% dei nuovi contagi). L’incremento di casi è di 26 in Piemonte, 22 in Emilia Romagna e un picco di +11 in Alto Adige. Per tutte le altre regioni il numero dei nuovi casi è inferiore alle 10 unità.

“Se oggi siamo qui a parlarci è perché ci siete stati anche voi, grandi professionisti con un grande cuore”. Così il premier Giuseppe Conte ha voluto ringraziare i medici e gli infermieri impegnati nelle task force sanitarie in tutta Italia e che oggi hanno ricevuto un attestato di riconoscimento nella sede della Protezione Civile. Continua dopo la foto


“Abbiamo apprezzato tantissimo il vostro coraggio – ha continuato -. Abbiamo capito che c’era una resilienza, una coraggio, una volontà di non lasciarsi sopraffare da un nemico invisibile”. “Ricordo sempre la triste contabilità dei nostri morti. Non sono numeri, non dobbiamo dimenticarli, sono genitori, padri, madri, parenti, conoscenti”, ha aggiunto Conte. Continua dopo la foto


“L’Italia ha dato una grande dimostrazione di sé”. Lo ha detto il premier nel suo discorso di ringraziamento a medici e infermieri delle task force sanitarie. “Siamo stati tutti costretti ad affrontare una prova difficilissima, impegnativa, inaspettata – ha sottolineato -. Mai avremmo pensato di assumere le decisioni che abbiamo preso, di disporre prima una zona rossa per alcuni comuni e poi su tutto il territorio nazionale”. Continua dopo la foto

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“Noi siamo ancora dentro questa battaglia, la partita è ancora in campo, guai a pensare che sia già vinta”. Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza, durante il suo discorso di ringraziamento a medici e infermieri. “Una delle chiavi è ascoltare la memoria – ha aggiunto -. Il Paese spesso dimentica velocemente. Le immagini di quelle giornate dovremmo condividerle, voi potete raccontare che abbiamo affrontato un nemico difficilissimo. Come ha detto papa Francesco non dobbiamo disperdere questa lezione”.

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