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Coronavirus, ecco come sarà la fase 2: inizierà dopo Pasquetta

“Massima prudenza, piccoli passi”. Questa la raccomandazione che il Comitato tecnico scientifico ha affidato al premier Giuseppe Conte e ai ministri riuniti oggi in conference call per decidere i prossimi passi da compiere. La scadenza all’orizzonte è quella del 13 aprile, la deadline è contenuta nel Dpcm che ha decretato il lockdown per il Paese. La decisione su cosa fare -prorogare le misure o allentarle- è squisitamente politica e spetta al governo. Che deciderà ma avvalendosi del parere degli scienziati, che invitano alla gradualità e alla prudenza. Il ritorno alla normalità è lontano, “indosseremo le t-shirt”, scherza con l’Adnkronos uno dei ministri presenti all’incontro.

Ma soprattutto, come noto, arriverà per step. Prima si allungherà la lista Ateco con le aziende pronte a riaprire i battenti -il Mise è in prima linea in questa partita- poi pian piano toccherà alle altre attività produttive del Paese. In fondo alla lista ristoranti, bar e pub, dove si gioca gran parte della vita sociale degli italiani. Non a caso per i cittadini il ritorno alla normalità verrà solo poi. (Continua a leggere dopo la foto)


E anche qui un passo alla volta, mascherine sul volto e distanza di sicurezza a dividere ancora abbracci, chissà per quanto. Perché di date, alla riunione di oggi, non si è fatto parola, assicurano alcuni presenti. Ma la fase due, che non sarà “un liberi tutti”, va delineata, studiandone le modalità. Che passano, ancora una volta, dagli scienziati, chiamati a ragionare anche sulla cosiddetta ‘patente d’immunità’, i test sierologici per verificare chi ha sviluppato anticorpi al Covid-19. (Continua a leggere dopo la foto)

Uno spiraglio per un ritorno a qualcosa che somigli, seppur lontanamente, alla normalità. Nel frattempo salgono a oltre 17mila i morti in Italia nell’emergenza Coronavirus. Secondo i dati diffusi oggi dalla Protezione Civile, nelle ultime 24 ore ci sono state altre 604 vittime. Un dato che porta a 17.127 il totale dei decessi in Italia dall’inizio dell’emergenza. Aumenta però anche il numero delle persone guarite (24392 in totale, di cui 1555 solo nell’ultimo giorno) e calano le persone attualmente ricoverate: sono 258 in meno rispetto a ieri, per un totale di 28718. (Continua a leggere dopo la foto)

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Tra le notizie positive del giorno vi è ancora quella relativa alla terapia intensiva dove si trovano attualmente 3792 persone, ben 106 in meno di ieri (il calo è arrivato al quarto giorno consecutivo). I casi attualmente positivi sono 94067, più 880: è l’incremento più basso dal 10 marzo scorso. Le persone in isolamento domiciliare sono 61557. In tutto sono stati eseguiti 755445 tamponi. I casi totali di Coronavirus dall’inizio dell’emergenza sono 135586.

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