Selvaggia Lucarelli si difende dalle accuse che le sono piovute addosso dopo essere stata rinviata a giudizio: avrebbe cercato di carpire foto e dati sensibili di numerosi vip. E lo fa attraverso una lunga lettera inviata a Dagospia e pubblicata anche sulla sua pagina Facebook. ”La macchina del fango è qualcosa di cui avevo sentito parlare, ma ne sottovalutavo senso e potenzialità. Sono, nel procedimento di cui parlano tutti i siti e giornali, l’indagata meno coinvolta e di cui c’è meno materiale negli atti” scrive al noto portale. Insieme a lei sono stati rinviati a giudizio anche Gianluca Neri e Guia Soncini.
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Poi spiega perché era riuscita ad avere le foto di Elisabetta Canalis: ”Sono indagata perché mi sono vista arrivare da un amico delle foto di un compleanno della Canalis. Non me le procurai illegalmente e non chiesi soldi – spiega Lucarelli – Non sono mai stata una che ha fatto affari col gossip, non ho mai neanche voluto lavorare con le riviste di gossip se non per pochi mesi in un paio di queste secoli fa”.
La sua è una difesa accorata: ”Macchiana del fango è è scrivere che io accedevo a posta altrui o a un file condiviso tramite password; oppure ancora scrivere articoli dicendo che l’affare si ingrossa perché i nomi coinvolti e spiati sono anche Perego, Emanuele Filiberto, Bettarini, Toniolo, Virzì, con mie foto a corredo senza specificare che si tratta di roba che non mi sfiora neanche perché trovata in computer altrui”.
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