Non sarà più il tempo, giudice imparziale, a organizzare la timeline degli utenti di twitter, ma un tutt’altro che trasparente algoritmo, pronto a mettere in evidenza i cinguettii considerati più importanti, o più sponsorizzati. La rivoluzione, che insegue le scelte di Facebook, è stata anticipata qualche giorno fa a mezza bocca da Anthony Noto, direttore finanziario del social, e non se ne conoscono tempi precisi e dettagli (chi vuole potrà mantenere il sistema attuale?), però il passaggio dall’ordine cronologico all’ordine pilotato fa già molto discutere. Un utente, ad esempio, potrebbe cinguettare qualcosa di sensazionale e tempestivo, magari lo scoop del secolo, ma essere penalizzato dall’algoritmo e quindi finire miserabilmente nell’oscuro fondo della timeline (alla quale, tra l’altro, bisognerà dare un altro nome). “Twitter – prevede la sociologa Zeynep Tufekci – somiglierà di più alla TV, sarà cioè come lo vogliono gli inserzionisti. Più celebrities e fuffa, meno contenuti casuali, strani e altrimenti oscuri fatti emergere dal giudizio collettivo e interconnesso degli utenti che io ho scelto di seguire”.