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“Io avevo il ciclo e lui…”. Sara Croce spiffera fatti intimi. “Trattata malissimo, ecco tutto quello che mi ha fatto”

Sara Croce, la Bonas di ‘Avanti un altro’, il programma condotto da Paolo Bonolis, è chiamata a rispondere in solido con la madre Anna Maria Poillucci di una cifra che va oltre il milione di euro “per aver allacciato una relazione al solo fine di trarne un profitto economico per sé e per la sua famiglia, raggirando le buone intenzioni di un ricchissimo e noto uomo d’affari”. L’imprenditore in questione è il magnate e petroliere Hormoz Vasfi. È quanto apprende l’Adnkronos.

L’uomo è assistito dallo studio dell’avvocato Giuseppe Iannaccone di Milano, nome tra i più noti nel mondo del diritto, il quale ha notificato e depositato in tribunale l’atto di citazione per ottenere il risarcimento dei danni. Gioielli, viaggi e una lavatrice come regali – Nel lungo atto di citazione, quasi 30 pagine, presentato al tribunale civile di Pavia, si ricostruisce quella che la difesa del magnate non esita a definire “una vera e propri truffa” che sareCobbe iniziata nel settembre 2019 quando Hormoz Vasfi e Sara Croce si conoscono e iniziano a frequentarsi. Continua dopo la foto


Accuse a cui Sara Croce ha deciso ora di rispondere attraverso un’intervista al Corriere della Sera. “Sono molto agitata, mi sento spiata, non sono più tranquilla. Ho la sensazione che qualcuno mi controlli. Da qualche mese ho iniziato un percorso per farmi aiutare”, ha detto Sara Croce la relazione della quale con il magnate è scoppiata dopo il lockdown. Continua dopo la foto


Al Corsera la Croce ha svelato dettagli inediti sul magnate iraniano: “Capodanno a New York? Quel viaggio fu un incubo. In quei giorni ero indisposta e non potevo assecondarlo, lui mi trattò malissimo. Arrivò a gettare dalla finestra alcune mie cose, rischiando di colpire qualcuno dal 48esimo piano a Manhattan. Anticipai il rientro e me ne tornai in Italia da sola”. Continua dopo la foto


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E ancora: “Ci lasciammo, lui bloccò il mio contatto sul cellulare. Però mi seccava chiudere così la storia, dopo esserci chiariti tornò un uomo attento e premuroso”. Ma cosa aveva visto Sara Croce (oltre ovviamente ai soldi) in Vasfi? “Mi portava in palmo di mano, mi apriva la porta, si alzava quando entravo nella stanza. È un uomo affascinante, parla cinque lingue, fa discorsi interessanti. Ma poi si è rivelato orrendo”.

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