“Melania Trump sta contando ogni minuto in cui il marito resta in carica per poi poter divorziare. Se avesse cercato di mettere fine alla sua umiliazione e lasciarlo mentre era in carica, lui avrebbe trovato il modo di fargliela pagare”. A parlare è Omarosa Manigault Newman, ex consigliere dell’ormai ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Si esprime sulla stessa linea d’onda anche Stephanie Wolkoff, ex collaboratrice: sostiene che Melania Trump starebbe negoziando un accordo post-nuziale per dare al figlio della coppia Barron una fortuna degna dei Trump. Nel frattempo Melania sta facendo pressioni su Donald Trump affinché conceda la vittoria a Joe Biden. A riportarlo è la Cnn, uno dei più importanti network di notizie statunitensi. Secondo indiscrezioni anche Jared Kushner, il consigliere marito della figlia di Trump Ivanka, starebbe cercando re di convincere il presidente a fare il grande passo della concessione. (Continua dopo la foto)
Mitt Romney, importante senatore che è stato candidato alle elezioni presidenziali del 2012, ha cercato di pacificare il presidente ammettendo che “è lecito chiedere controlli ed eventualmente riconte, quando sia appropriato”, ma ha anche aggiunto che “è necessario farlo scegliendo le parole con cura, e per la causa della libertà in tutto il mondo è importante che non si parli di frodi se non ci sono le prove”.
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Donald Trump, intanto, continua a non sentirsi lo sconfitto delle elezioni. Ha appreso della vittoria di Joe Biden mentre giocava a golf e nel suo primo giorno da presidente uscente è tornato sempre su un campo da golf. Nei suoi piani c’è una poderosa offensiva legale per mettere in discussione il risultato delle elezioni. Vendetta è il suo motto per lo smacco subito, attraverso un’ondata di decisioni che mettano da subito in enorme difficoltà chi siederà al suo posto a Washington. (Continua dopo la foto)
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Negli Stati Uniti c’è chi parla di “wrecking ball”, letteralmente una palla demolitrice che Trump starebbe per sganciare nel tentativo di creare ulteriore caos. Tra le ipotesi più inquietanti c’è la nomina di un procuratore speciale che indaghi sul caso di Hunter Biden, il figlio del presidente eletto che nell’ultima fase della campagna elettorale è finito nel mirino per i suoi affari in Ucraina e con la Cina. Insomma una mossa clamorosa che secondo i ben informati potrebbe essere preceduta dal siluramento del ministro della giustizia William Barr e del capo dell’Fbi Cristopher Wray, per mettere al loro posto uomini di fiducia.
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