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“Non c’è giorno che non ti senta qui”. Lapo Elkann lo ricorda così, con un messaggio pieno di affetto e nostalgia

Più di un mese fa, prima dell’avvio delle festività natalizie, l’imprenditore Lapo Elkann aveva preoccupato tutti dopo essere rimasto coinvolto in un grave incidente stradale in Israele. L’impatto con la sua auto gli aveva causato diverse fratture ed aveva commentato così l’accaduto: “Voglio ringraziare Dio, e poi i medici israeliani e quelli europei. Voglio pregare per i ragazzi giovani che ho visto morire in Israele accanto a me nei letti delle emergenze dell’ospedale, gli amici che mi sono stati vicini, la mia famiglia. Voglio ringraziare Dio di avermi dato la possibilità di ridarmi la vita”.

Nelle ultime ore è ricorso invece un anniversario molto importante per lui. Il 24 gennaio di 17 anni fa ci fu infatti la morte del suo amatissimo nonno Gianni Agnelli. Il nipote non può assolutamente dimenticare quella figura fondamentale ed ha voluto ricordarlo sul suo profilo Twitter con un messaggio commovente. Vediamo cosa ha scritto nel tweet che ha emozionato tutti i suoi seguaci. (Continua dopo la foto)


“Sono passati 17 anni da quando non sei più tra noi. Non c’è un giorno in cui non sento la tua presenza e vicinanza. Sei e rimarrai per sempre un nonno indimenticabile ed un esempio per me e per molte persone in Italia e nel mondo”, ha scritto Lapo. Il quale ha pubblicato un’immagine di Agnelli sorridente e diversi cuori a conclusione del suo tweet. Inoltre, ha voluto proporre l’hashtag #GianniAgnelli. (Continua dopo la foto)

Numerosi gli utenti che hanno commentato il messaggio di Elkann: “Quanto ci manca”, “Un gran signore”, “Il più grande di tutti, sempre”, “Con lui non c’era storia, o è così o è così. Grande uomo, grande presidente, persona speciale…Manchi avvocato”, “Per tutti noi è stato un personaggio di riferimento”, “Un uomo unico, che classe ed eleganza”, “Tutti dovrebbero apprendere qualcosa dalla sua classe”, “Senza di lui è finita un’epoca. Un esempio sempre più raro di vero stile ed eleganza”. (Continua dopo la foto)

Dopo l’incidente, che l’ha segnato nel profondo del suo cuore, il 42enne aveva inoltre aggiunto: “Voglio pregare per i ragazzi giovani che ho visto morire in Israele accanto a me nei letti delle emergenze dell’ospedale, gli amici che mi sono stati vicini, la mia famiglia. Voglio ringraziare Dio di avermi dato la possibilità di ridarmi la vita. Voglio dedicare il mio tempo, il mio cuore e risorse economiche a fare del bene occupandomi della mia Onlus”.

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