Elisabetta Canalis alza la voce contro gli autori del vergognoso gesto. La showgirl è un’animalista convinta e da anni lancia messaggi e iniziative dedicate agli animali. Proprio nelle ultime ore è intervenuta per commentare il video di un episodio di inaudita violenza. Un giovane ha lanciato un gattino nero da un ponte mentre un amico riprendeva la scena e alcune ragazzine presenti lo incitavano.
Elisabetta Canalis è apparsa davvero scossa da quelle immagini e ha attaccato duramente gli autori di quel vile gesto. La donna dello spettacolo ha anche puntato il dito contro le richieste di archiviazione in casi simili: “La legge in Italia non fa paura a nessuno. Fa ridere”. La sua è una vera invettiva e alla fine Elisabetta arriva a dire provocatoriamente: “È giusto farsi giustizia da soli”.
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Elisabetta Canalis, le dure parole contro gli autori del gesto
Elisabetta Canalis scrive nelle storie Instagram: “Lanusei, gattino lanciato da un ponte da minorenni e minorati. Sono state anche due ragazze a compiere il gesto. Poco importa che siano minorenni ma dalle donne mi sarei aspettata più compassione e più amore, forse per quell’istinto di protezione che abbiamo dentro di noi e ci viene dall’essere madri”.
“Nessuna di loro ha fermato quel ragazzo – prosegue Elisabetta – mentre prendeva quel gattino e lo lanciava da un ponte per gioco. Ridevano. Filmavano, sghignazzavano mentre il gattino andava verso morte certa. Ma che ca**o di mostri stiamo crescendo? Che esempio sta dando la legge?”.
VIDEO NON ADATTO AD UN PUBBLICO SENSIBILE
E ancora “Ad Agnani dei ragazzi durante una cena uccidono per gioco una capretta a calci, il pm chiede l’archiviazione. Il cane bruciato vivo a Roma? Chiesta archiviazione anche con lui. Cosa importerà alla legge di un gattino? Un bel niente. Sai che c’è? Che è giusto farsi giustizia da soli. È giusto pestarli fino a lasciarli in terra e se i genitori protestano ce ne dovrebbe essere pure per i genitori. La legge in Italia non fa paura a nessuno. Fa ridere”.
Per la cronaca due dei cinque ragazzi protagonisti del video sono stati identificati e accusati di maltrattamento di animali. Rischiano la reclusione da tre a diciotto mesi o la multa da 5.000 a 30.000 euro, pena che aumenta se dal gesto deriva la morte dell’animale. Cosa che però non è stato possibile confermare.
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