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“Cazzeggio” web al lavoro? Irrinunciabile per un italiano su tre

Facebook, Twitter e distrazioni varie? Da anni i datori di lavoro pubblici e privati cercano di limitare i momenti di relax dei dipendenti. Ma pare che gli italiani riescano comunque ad aggirare le varie restrizioni. Una ricerca condotta da People-Inspired Security con OnePoll per Samsung informa che un italiano su tre è in grado di “dribblare” i limiti di accesso a Internet (social network come Facebook, app e messaggistica) imposte dalla propria azienda sul luogo di lavoro. E la percentuale sale al 49 per cento se viene presa in considerazione la fascia d’età tra i 18 e i 34 anni. Il 26 per cento lo fa ricorrendo ai dispositivi personali per Twitter, e il 38 per app mobile. Ma c’è, per così dire, una consolazione: nonostante in Europa l’accesso a Facebook sia limitato o addirittura vietato al 40 per cento dei dipendenti, sono in molti a ignorare o aggirare le regole. Così è per il 34 per cento in Germania, il 32 in Spagna, il 31 in Belgio e Olanda. I più indisciplinati sono gli inglesi (41 per cento), mentre i francesi, col loro 20 per cento di “infrazione”, si distinguono per il rispetto delle norme aziendali.



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