Quanto sia sostenibile come progetto è ancora da capire perché informazioni al riguardo non ne trapelano tante. Si sa che si chiamerà Viro, che userà il sistema operativo Android e che il suo prezzo sarà piuttosto alto. Ciò che dovrebbe attrarre è la sua autonomia illimitata perché non necessita di essere ricaricato collegandolo alla rete elettrica, come facciamo da oltre vent’anni. Addio problemi di batteria che ci pianta all’improvviso? È presto per dirlo e bisognerà attendere il 1 ottobre, data dichiarata di lancio della presunta innovazione. Si possono azzardare delle ipotesi. E cioè un dispositivo integrato che possa sfruttare la luce solare per la ricarica della batteria (un piccolo pannello solare integrato?). Oppure un qualcosa di simile agli orologi senza batteria, capaci di beneficiare del movimento del corpo per immagazzinare energia da utilizzare per il movimento delle componenti interne. Altra indiscrezione è la possibilità di usarlo in acqua. Troppo bello per essere vero?
