Twitter a causa all’amministrazione Obama. Una mossa senza precedenti che spiazza anche tutti gli altri big del web e delle tlc, come Google, Apple, Microsoft o Facebook. Il sito di microblogging più famoso al mondo ha infatti depositato presso una corte federale della California una denuncia in cui mette sotto accusa il governo federale, reo di violare il primo emendamento della Costituzione americana, quello che tutela la libertà di parola e di espressione. Questo a causa delle restrizioni su ciò che Twitter può rivelare a proposito delle richieste avanzate dagli 007 della Nsa o dagli agenti dell’Fbi. Richieste di informazioni e di dati relativi ai propri utenti, in teoria nell’ambito di indagini che attengono alla sicurezza nazionale. Nel mirino del gruppo, fondato a San Francisco da Jack Dorsey e quotato in Borsa dall’attuale numero uno Dick Costolo, c’e’ soprattutto il Dipartimento alla giustizia, che con le sue regole di fatto impedisce a Twitter – ma non solo a Twitter – di dare un’informazione piu’ completa sui programmi di sorveglianza del governo. “Crediamo di avere il diritto in base al primo emendamento di rispondere pienamente alle preoccupazioni dei nostri utenti, informandoli anche sullo scopo dei programmi di sorveglianza del governo”, ha affermato il vicepresidente Ben Lee.
