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“È cambiato ancora”. Dpcm Natale, l’attesa decisione del governo su 25 e 26 dicembre, 1 e 6 gennaio

Siamo a un passo dal nuovo Dpcm, quello che uscirà il 3 dicembre e si parte subito con un dietrofront della maggioranza di Governo. Almeno secondo quanto dichiarato dal presidente dei senatori di Italia Viva, i ristoranti rimarranno aperti a pranzo durante le feste. “Abbiamo ottenuto che i ristoranti saranno aperti a pranzo il 25 e 26 dicembre, a Capodanno e per l’Epifania. Nel nuovo dpcm non saranno previste queste chiusure: come Italia viva, ci siamo opposti sin dall’inizio, così come stiamo continuando a discutere sulla questione dei ricongiungimenti famigliari e degli spostamenti tra Comuni che devono essere consentiti.

Altra notizia: anche gli alberghi di montagna resteranno aperti sotto le feste. Crediamo che sia giusto tenere alta la guardia a Natale, ma vanno evitati gli eccessi”. Lo ha detto il presidente dei senatori di Italia viva, Davide Faraone, al Tg4. Per il resto: “Tutto confermato”. Al termine del Cdm, fonti di governo spiegano all’Adnkronos che l’impianto del nuovo Dpcm che verrà firmato nella giornata di oggi rispecchia quanto emerso nella riunione di ieri notte con il premier Giuseppe Conte e i capidelegazione di maggioranza. (Continua a leggere dopo la foto)


Quindi una linea dura con il decreto sulle misure per le festività natalizie, specie sul capitolo spostamenti. Stasera Italia Viva ha tentato un ‘ultimo assalto’ sul divieto di spostamento tra i comuni a Natale, Santo Stefano e Capodanno ma Pd, M5S e Leu hanno fatto muro. “Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni. (Continua a leggere dopo la foto)

Inoltre, si stabilisce che: dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. (Continua a leggere dopo la foto)

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Ma non è finita: il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute)”.

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