La ripresa? Per avvistarla dalle nostre parti serve ancora il cannocchiale. Siamo in recessione e non possiamo nemmeno consolarci con un “mal comune…” Il rapporto economico intermedio pubblicato oggi dall’Ocse prevede che nel 2014 il Pil dell’Italia scenderà dello 0,4%, mentre nel 2015 salirà di un misero 0,1%. Molto peggio di quanto si pensasse: a primavera l’Ocse ci dava per quest’anno in crescita dello 0,5%, per l’anno prossimo dell’ 1,1%. Siamo l’unica grande economia a decrescere, con la Gran Bretagna che vola a 3,1% e gli Usa a 2,1%, ma anche per Germania, 1,5%, e Francia, 0,4%, le previsioni sono state riviste al ribasso. Nell’eurozona si attende quest’anno una crescita dello 0,8% , che accelererà a 1,1% nel 2015, una performance definita dall’Ocse “deludente”. Intanto, anche Standard and Poor’s ha tagliato le stime del Pil italiano per il 2014: crescita zero, contro il + 0,5% che prevedeva a giugno. Secondo l’agenzia di rating, gli 80 euro di Renzi “non hanno avuto effetti” sui consumi, la domanda interna rimane “anemica”.