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Il 5×1000, perché è importante scegliere. Uno speciale sulla sclerosi multipla

 

Ammonta a più di 61 milioni la cifra destinata alla ricerca scientifica sulla sclerosi multipla negli ultimi 30 anni dall’Associazione Italiana Sclerosi Multipla (AISM) e la sua Fondazione (FISM): insieme, hanno sovvenzionato il 70% di tutti gli studi su questa patologia, una tra le più gravi del sistema nervoso centrale, per cui ancora non esiste una cura risolutiva. Sono 114mila i pazienti colpiti da sclerosi multipla in Italia e, ogni tre ore, un giovane riceve una nuova diagnosi. (Foto). “Grazie al 5 per mille – tramite il quale gli italiani, in dieci anni, hanno destinato all’AISM e alla FISM 48 milioni di euro – abbiamo sostenuto la ricerca a 360 gradi su questa malattia – dichiara Mario Alberto Battaglia, presidente della Fondazione – facendo il massimo per cambiare la vita di tante persone. Non diamo solo soldi alla ricerca, ma indirizziamo e promuoviamo solo progetti di eccellenza”. (continua dopo la foto)


Il 5xmille è un contributo che può valere oro per un’organizzazione che, unica in Italia, interviene a tutto campo da quasi 50 anni sulla sclerosi multipla ed è il punto di riferimento per le circa 114mila persone colpite dalla malattia e per le loro famiglie (http://5×1000.aism.it).

Diversi i filoni d’azione di AISM. Il primo prevede un bando annuale di 3 milioni di euro “attraverso cui – come spiega Battaglia – selezioniamo progetti innovativi, che aprono nuove strade di ricerca. In questi progetti c’è molta ricerca di base per indagare le cause della malattia e come curarla, sulla valutazione clinica, sulla riabilitazione, sulla qualità di vita”.

Ma ci sono anche i progetti speciali che mirano a dare delle risposte specifiche ai bisogni delle persone. Appartengono, a questa ultima tipologia, i progetti come la Progressive MS Alliance (PMSA) che, AISM e FISM hanno promosso e finanziato con 2,5 milioni di euro; la rete di centri di studio con risonanze magnetiche ad alta gamma, sulle lesioni provocate della malattia e come queste evolvono, onde individuare nuove terapie ed avere indicatori prognostici.

Le ultime due sfide di Aism vedono da una parte la costruzione del nuovo Registro italiano della SM: oggi coinvolge 140 Centri SM e contiene i dati di circa 40 mila persone; nel tempo diventerà uno strumento decisivo per la ricerca e per curare ciascuno in modo personalizzato.

Infine altri progetti riguardano le staminali mesenchimali e neurali (2,5 milioni di euro di investimenti), dove si è passati, dalla ricerca di base, alla sperimentazione sull’uomo; nuove prospettive della riabilitazione che, come ormai dimostrato scientificamente, può essere considerata a tutti gli effetti una “cura”.

Per l’AISM solo una firma in più non è una goccia nel mare, ma una goccia che può “ingrossare” quel mare.

Video 5X1000

https://www.youtube.com/watch?v=9emeqQJ3aIc&t=1s

https://www.youtube.com/watch?v=febJIRxaDTE

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