La parola caponata sembra che derivi da “capone”, nome di un pesce oggi chiamato lampuga, dalla carne pregiata ma piuttosto asciutta che veniva servito ai pranzi baronali dell’aristocrazia siciliana e condito con la salsa agrodolce tipica delle preparazioni sia di pesce che di verdure. Sembra, inoltre, che nella cucina con influenze spagnole spesso la preparazione della caponata comprendesse anche vari molluschi tra cui il polpo oltre che la lampuga, diventando cosi una sorta di zuppa o minestra di intingoli e sapori di contrasto, classici del periodo storico. Di contro nelle grandi cucine popolari, dove si valorizzavano le verdure per ovvie ragioni sia territoriali che economiche e si eliminava il pesce in sostituzione del quale venivano inseriti ortaggi di stagione , primo fra tutti, la melanzana. La caponata che si mangia oggi, che sia di produzione industriale o cucinata dalle sapienti mani delle donne siciliane, si prepara con i frutti dell’orto. Gli ingredienti quindi dipendono dai ritmi della natura, dalle stagioni, dalla volontà dei contadini e nel corso degli anni si sono diffuse tante varianti che sono entrate pian piano nei ricettari tradizionali. (Continua a leggere dopo la foto)
Gli amanti dei peperoni saranno felici di scoprire che esiste una caponata, diffusa soprattutto nella zona di Catania, che ha come protagonisti proprio peperoni verdi gialli e rossi e può prevedere o meno l’impiego delle melanzane.
Ingredienti per 4 persone
4 melanzane medie
1 gambo di sedano
1 cucchiaio di conserva di pomodoro
1 cipolla
100g di olive verdi
3 cucchiai di olio EVO
1 cucchiaio di capperi (a seconda dei gusti)
1 manciata di prezzemolo
1 cucchiaio di zucchero
4 cucchiai di aceto
Sale e pepe q.b.
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Procedimento Tagliate a cubetti le melanzane dopo averle lavate, salatele e lasciatele sgocciolare per circa 30 minuti. Pulite il sedano e tagliatelo a pezzetti piccoli. Fate dorare le melanzane e il sedano in abbondante olio bollente. In un’altra pentola fate soffriggere la cipolla tagliata a pezzi, la salsa con zucchero e aceto, diluendo il tutto con un mestolo di acqua.
Fate addensare il sugo per circa 20 minuti e aggiungere i capperi e le olive precedentemente snocciolate e tagliuzzate. Ora unite il sugo alle melanzane e il sedano (scolati dall’olio di cottura) al sugo preparato. alate, pepate e unite il prezzemolo tritato. A seconda delle preferenze si potranno unire: uvetta, pinoli o mandorle tostate ma ciò che non può mancare è un bicchiere di Alcamo Rosato che regala alla caponata l’ultima nota di armonia.