Improbabili, forse scomode, ma sicuramente non adatte a tutte le donne. Ecco alcuni esempi di scarpe di diverse epoche che, forse, una donna non indosserebbe mai.

Sinistra: “Eamz” (2004), di Rem D. Koolhaas. Centro: “Virgule Houndstooth” (2014), di Roger Vivier. Destra: Prada (2012)

Sinistra: “Casuccio e Scalera” (1974-1979), di Loris Azzaro. Centro: “Printz” (2013), di Christian Louboutin. Destra: Salvatore Ferragamo (1938)

Sinistra: “Beyond Wilderness” (2013), diIris van Herpen per X United Nude. Centro: “Nova” (2013), di Zaha Hadid per X United Nude. Destra: “Atom” (2013), di Noritaka Tatehana

Sinistra: “Unicorn Tayss” (2013) di Walter Steiger. Centro: “Super Elevated Gillie” (1993), di Vivienne Westwood. Destra: “Victor”, realizzata negli Stati Uniti negli anni Quaranta
Scarpa in seta con un “trampolo” in legno, usato da donne di etnia manciù (19esimo secolo)
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Prodotte in Italia, erano usate dalle donne dell’alta società per tenere i piedi lontani il più possibile dal suolo (16/17esimo secolo)