Critica e pubblico conquistati al Festival del cinema di Venezia da Il giovane favoloso, il film di Mario Martone, che è un ritratto inedito di Giacomo Leopardi che oltre al profilo più conosciuto mette in evidenza altre sue qualità: la ribellione, l’ironia, il sentimento, la collera. Aspetti che “smontano” il ritratto che di Leopardi si ha da sempre. A interpretarlo è, con successo, Elio Germano (nel cast anche Michele Riondino, Massimo Popolizio, Anna Mouglalis e Valerio Binasco). Il film di Martone, terzo e ultimo italiano in concorso, prosegue così la scia positiva del nostro cinema che ha raccolto per lo più giudizi positivi anche all’estero e si sta vendendo nel mondo. Il lavoro ruota attorno a Leopardi, bambino prodigio che cresce sotto lo sguardo implacabile del padre in una casa che è una biblioteca. La sua mente spazia ma la casa è una prigione: legge di tutto, ma l’universo è fuori. In Europa il mondo cambia, scoppiano le rivoluzioni e Leopardi cerca disperatamente contatti con l’esterno. A ventiquattro anni, quando lascia finalmente Recanati, l’alta società italiana gli apre le porte ma il nostro ribelle non si adatta. A Firenze si coinvolge in un triangolo sentimentale con Antonio Ranieri, l’amico napoletano con cui convive da bohémien, e la bellissima Fanny. E poi a Napoli dove vive immerso nello spettacolo disperato e vitale della città plebea.
