Le telecamere a circuito chiuso hanno registrato gli attimi che precedono un abuso sessuale da parte di due uomini: un 26enne Shakeal Rehman e un 22enne, Mohahammed Shapal, hanno stuprato una ragazzina di appena 13 anni. Il video andrà in onda sulla Bbc: in un hotel di Bradford (Inghilterra) Shakeal e la ragazzina si scambiano effusioni amorose nella hall dell’albergo e poi entrano nella stanza. Ma appena i due entrano nella camera, ecco la sorpresa: c’è un altro complice. I due la violentano, a turno, sullo stesso letto. Lei piange, disperata, ma a loro non sembra interessare. “Mi hanno stuprata, non riuscivo a respirare – ha raccontato la ragazza – poi dopo avermi violentata mi guardavano, e hanno riso tutto il tempo. Sto cercando di dimenticare quello che è successo, ma non posso, non ci riesco. Voglio mettere in guardia tutte le altre ragazze, potrebbe accadere a tutte”.

Il filmato è parte dell’inchiesta che ha portato alla scoperta della rete di stupratori islamici di Rotherham, dove, tra il 1997 e il 2013, 1.400 bambini sono stati violentati da immigrati asiatici – più precisamente pakistani – per più di 16 anni, nel silenzio delle autorità che temevano, intervenendo, di apparire “razziste”.
Lo ha rivelato in agosto un rapporto del Rotherham Borough Council, secondo cui i bambini, non più che 11enni, sarebbero stati violentati, rapiti, picchiati, intimiditi o portati in altre città dell’Inghilterra.

Bekir Rasheed, Yaseen Amini, Mohammed Shapal, Usman Ali
In seguito alla diffusione del rapporto sugli abusi ai danni di 1400 bambini, il presidente del consiglio municipale Roger Stone, in carica dal 2003, ha dichiarato di volersi dimettere con effetto immediato. “Credo che come leader io mi debba assumere la responsabilità per il fallimento storico descritto così chiaramente”.
L’autrice del rapporto, la professoressa Alexis Jay, ha sottolineato i “plateali” fallimenti collettivi dei membri del consiglio comunale, “le autorità coinvolte hanno molto di cui rispondere”. Alcuni dirigenti avevano infatti “sottovalutato” la portata del problema e la polizia del South Yorkshire ha mancato di dare priorità alla questione.
Nel documento si denuncia come il consiglio comunale di Rotherham e la polizia fossero a conoscenza del livello di abusi nella città ma non abbiano mai fatto nulla. E si sottolinea come molti temessero di essere considerati “razzisti”, da momento che la maggior parte degli aggressori erano asiatici Rivelando i dettagli del rapporto, la Jay ha detto quanto sia “difficile descrivere la terribile natura degli abusi che le vittime hanno subito”. Il team di inchiesta ha riportato esempi di “bambini cosparsi di benzina e minacciati con pistole e di essere dati alle fiamme, fatti assistere a stupri brutali e minacciati di essere i prossimi se ne avessero parlato con qualcuno”.
Sono stati commessi molti errori da parte di coloro che erano incaricati di proteggere i bambini, nonostante altri 3 precedenti rapporti, tra il 2002 e il 2006, dei quali sia il Consiglio che la polizia erano a conoscenza e “che non avrebbero potuto essere più chiari nella descrizione della situazione a Rotherham”. Il primo di questi è stato “effettivamente nascosto” perché un alto funzionario non credeva a quelle informazioni, ha rivelato la Jay. Gli altri due invece sono stati ignorati.
Il team di inchiesta ha rilevato che nei primi anni 2000, quando un gruppo di esperti aveva tentato di monitorare alcuni bambini a rischio, “i dirigenti hanno dato poco aiuto o sostegno ai loro sforzi”. Il rapporto ha inoltre rivelato che alcune persone di alto grado nella polizia e fra gli assistenti sociale hanno pensato che la portata del problema fosse stata “esagerata”.
Dopo la pubblicazione del rapporto sono stati in molti a scusarsi con le vittime. Il comandante del distretto di Rotherham, Jason Harwin, ha detto di voler porgere “le scuse alle vittime di abusi sessuali che non hanno ricevuto il livello di assistenza che avrebbero dovuto aspettarsi dalla loro polizia”. Anche un altro alto responsabile del consiglio di Rotherham, Martin Kimber, ha chiesto scusa alle vittime di abusi. “Non è facile leggere il rapporto con il resoconto delle orribili esperienze di alcuni bambini. Vorrei ribadire le nostre scuse sincere a coloro che sono stati ignorati quando avevano bisogno di aiuto. Ho commissionato questo rapporto indipendente per comprendere cosa è andato storto, perché è andato storto e per garantire che questi errori non accadano mai più”.