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“Chi non si vaccina sarà registrato”. Qualcuno sceglie la ‘linea dura’: “Vogliamo sapere nome e cognome di chi non lo fa”

Per qualcuno solo i paesi che obbligheranno come i vaccino usciranno presto dalla pandemia. Come farà la Cina o la Russia, molto probabilmente. Ma nessuno può dirlo con certezza. C’è da dire tuttavia tutti i paesi democratici occidentali hanno scelto la via della somministrazione volontaria e non obbligatoria. Tra questi, oltre all’Italia anche la Spagna. Il paese iberico, tuttavia, ha deciso di differenziarsi, garantendo la libera scelta ma non l’anonimato.

Chi rifiuta il vaccino, in Spagna, sarà infatti inserito in un apposito registro, che includerà anche i motivi del rifiuto e sarà utilizzato per un’analisi dei dati nei differenti gruppi della popolazione. Le informazioni saranno poi incluse nel registro delle vaccinazioni di tutti i cittadini. In un documento pubblicato dal Ministero della Salute spagnolo, infatti, si legge: “La vaccinazione contro il Covid-19 sarà volontaria, ma si considera importante registrare tutti i casi di rifiuto per stabilirne le possibili ragioni”. (Continua a leggere dopo la foto)


Lo riporta anche 20minutos.es. Chi accetta di vaccinarsi dovrà dare un semplice consenso informato verbale, ad eccezione di determinati casi per cui il consenso dovrà essere scritto (minori o persone con limitata capacità di agire) e firmato dai rappresentanti legali. (Continua a leggere dopo la foto)

La campagna vaccinale in Spagna partirà domenica prossima e inizierà con quattro gruppi prioritari: operatori sociosanitari delle Rsa e ospiti, poi medici e infermieri in prima linea nei reparti Covid e infine gli operatori sanitari negli ospedali e le persone fragili. Il Ministero della Salute di Madrid ha fatto sapere che l’immunità ‘ottima’ contro il coronavirus arriverà solo tra i 7 e i 14 giorni successivi alla somministrazione della seconda dose di vaccino. (Continua a leggere dopo la foto)

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In Italia invece si pensa a una sorta di certificazione di “immunità” dopo aver completato il percorso vaccinale. Per trasporti, eventi, e tutto ciò che prevede assembramenti, a quel punto, sarà necessario esibire il “pass sanitario”. Questa l’idea.

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