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“Chi c’è nella bara”. Muore in ospedale, poi il funerale e tumulazione. La telefonata choc dei medici

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Una storia assurda, un uomo dato per morto e che invece morto non era: succede in Slovenia dove una famiglia ha seppellito l’uomo sbagliato a causa di uno scambio di identità da parte di una casa di cura nel paese europeo. La terribile verità è venuta fuori al presunto funerale del nonno, la famiglia ha scoperto che si trattava di lui, ma di un altro uomo della stessa età e della stessa casa di cura nella città orientale di Zidani Most, in Slovenia.


Secondo quanto ricostruito, l’incredibile situazione si è verificata perché i due pazienti erano stati trasportati in ospedale contemporaneamente nella stessa ambulanza, dalla stessa casa per anziani, avevano la stessa età e non avevano i braccialetti con i nomi. Una storia al limite dell’incredibile che ha sollevato un vespaio di polemiche.

Slovenia ospedale scambio di persona


Slovenia, l’ospedale comunica la morte di un paziente ma è vivo


L’incidente ha imbarazzato non solo la dirigenza dell’ospedale ma anche il ministro della salute che si è detto pronto a presentare le sue dimissioni dal capo del dicastero ma il premier Robert Golob ha già fatto sapere di non voler prendere in considerazione una sua uscita di scena. Durante una conferenza stampa infatti , il ministro della Salute Danijel Besic Loredan ha dichiarato. (Leggi anche Lutto nello sport, la campionessa 19enne muore in un drammatico incidente)

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“Qualcuno ha seppellito il padre ieri e oggi ha scoperto che era vivo, mentre un’altra famiglia si è resa conto oggi che era il padre a morire”. Definendo la confusione “totalmente inaccettabile”, Besic Loredan si è scusato con le famiglie di entrambi gli uomini e ha espresso le sue condoglianze all’uomo che è morto. Sebbene i due residenti soffrissero di diversi problemi di salute, sono stati portati nello stesso ospedale la scorsa settimana.

Slovenia ospedale scambio di persona


La famiglia è stata informata dopo la morte e il pasticcio è stato colto quando l’altro uomo si è ripreso ed è tornato alla casa di cura dove il personale ha trovato il cartellino identificativo sbagliato sul suo polso. Ma a quel punto erano già avvenuti la cremazione e il funerale dell’altro uomo. È stata aperta intanto un’indagine.

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