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“Quell’uomo ha una pistola”. Presidenziali Usa, se l’è vista brutta Donald Trump. Momenti di panico per il candidato repubblicano. In pochi secondi trascinato via a forza dagli agenti. Era sul palco

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“Gli vogliono sparare, via subito dal palco”. Momenti di paura, tutto in pochi secondi. La campagna Usa per le presidenziali arriva a livelli di tensione mai raggiunti prima. Donald Trump, candidato repubblicano, è stato portato dal palco dalle sue guardie di sicurezza la scorsa notte nel timore che ci fosse un uomo armato ad un raduno. Il 70enne imprenditore stava parlando da una mezz’ora circa, quando qualcuno dal pubblico ha gridato: “Ha una pistola”. Non solo. Ha pure indicato un uomo con la testa rasata in mezzo alla folla. Due agenti dei servizi segreti non ci hanno pensato un istante. Hanno trascinato via il candidato alla presidenza e sono corsi dietro le quinte, mettendolo in sicurezza. È successo a Reno, Nevada. Altri agenti dei servizi segreti hanno invece identificato l’uomo.

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Un elettore repubblicano, che però non è esattamente un fan di Trump. Si chiama Austyn Crites, di 33 anni. Lo hanno gettato al pavimento, è stato poi in malo modo portato fuori dalla stanza, da agenti di polizia, piuttosto allarmati per quanto accaduto. Soltanto dopo un approfondita ricerca si è saputo che il 33enne non aveva una pistola. Parlando a The Guardian, Crites ha detto di essersi fatto strada verso la parte anteriore della folla, con un cartello.

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“Tutto d’un tratto – spiega il ragazzo – la gente accanto a me ha iniziato a diventare violenta. Mi hanno afferrato il braccio”. In quel momento si è sentito qualcuno che ha gridato qualcosa sulla pistola. Indicandolo come colui il quale aveva l’arma. Che poi si è scoperto non avere. Nonostante questo, Crites, non ce l’ha con le persone che lo hanno additato come possessore della pistola, scatenando il panico. “Quelle persone non le sto incolpando. Io odio la retorica di Donald Trump”.

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