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Attirato in un parco e pugnalato dagli amici, 14enne muore in ambulanza tra le braccia del padre

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oliver stephens accoltellato amici

Una terribile storia viene da Reading, contea inglese del Berkshire. A raccontarla è il Mirror, storico quotidiano britannico. Tre adolescenti di 14 anni, due maschi e una femmina, sono stati condannati per l’omicidio di un loro compagno di classe e coetaneo. I nomi dei colpevoli non sono stati resi pubblici per motivi legali. La vittima, invece, si chiamava Oliver Stephens ed era autistico. Secondo quanto ricostruito nel corso del processo, tenutosi questa estate, il giovane, il 3 gennaio 2021, è stato convinto ad entrare in un parco.

Qui è stato accoltellato a morte dagli altri due ragazzi. La giovane non ha affrontato il processo perché aveva già ammesso l’omicidio colposo. È stata condannata a tre anni e due mesi e rinchiusa in un carcere minorile. Alla base dell’assurdo gesto c’è il rifiuto della vittima di scusarsi per un post sui social media. Il giovane è morto tra le braccia del papà mentre l’ambulanza lo stava trasportando in ospedale.

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Un testimone ha raccontato di aver visto i ragazzi litigare e darsi numerosi pugni. Anche se in un primo momento sembrava che Oliver potesse avere la meglio. Poi il più giovane ha atterrato Oliver e lo ha accoltellato. Il racconto della testimone prosegue: “Hanno visto uscire il sangue dal suo petto, poi hanno udito dei suoni che non erano buoni perché Oliver faceva fatica a respirare”. La testimone si è resa conto che il giovane era andato in arresto cardiaco e ha iniziato la rianimazione cardiopolmonare.

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La testimonianza prosegue in modo crudo: “Il ragazzo più grande ha inviato un messaggio ad un amico dicendo di aver schiaffeggiato Oliver e poi di averlo accoltellato. Non c’era nessun segno di pentimento né indicazione che fosse scioccato per quanto avvenuto”. Il più giovane invece ha riferito ad un’amica: “È stato il più grande errore della mia vita”. Poi ha aggiunto di aver agito perché era fuori di sé dalla rabbia. In seguito ha ammesso di aver preso un coltello perché l’amico gli ha riferito che Oliver avrebbe potuto essere armato.

Alla domanda del perché avesse accoltellato la vittima il più giovane dei tre condannati ha riferito di credere che Oliver stesse per tirar fuori dalla cintura un coltello. Così ha tirato fuori il suo per spaventarlo e per impedire di prendere l’arma. Il più grande ha dichiarato di non sapere che l’amico avesse un coltello. Prima della sentenza il papà del ragazzo ucciso ha detto che il figlio è morto in seguito a un’esecuzione resa possibile da una ragazza superficiale ed egoista. E ha aggiunto: “Che razza di malvagità può condurre un ragazzo ad una morte del genere?”.

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