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Legano il nipotino e lo lasciano fuori casa per 15 giorni: “Ha preso il cibo di nascosto”

Un nipotino messo in castigo: i nonni vengono arrestati. La vicenda lascia senza parole. La 53enne Esmeralda Lira, e il suo compagno, il 64enne Jose Balderas sono stati arrestati per maltrattamento su minori, dopo aver messo in castigo il nipotino di sei anni, accusato di aver preso di nascosto il cibo dalla dispensa. Tutto è avvenuto nel sobborgo di Dallas. Il piccolo di 6 anni viveva insieme ai suoi 3 fratelli, affidati ai nonni.

Il piccolo di 6 anni con mani e piedi legati, tenuto dentro il capanno fuori casa per ben due lunghe settimane. Le segnalazioni sopraggiunte presso la centrale, hanno avviato le procedure per permettere agli agenti di fare irruzione nell’appartamento e scoprire l’orribile realtà.  Per due lunghe settimane, il piccolo di 6 anni è stato lasciato legato dentro il capanno, totalmente abbandonato a se stesso, al buio,  sporco e affamato. (Continua a leggere dopo la foto).


La notizia viene diffusa da tutti i media locali, tra cui People. Jose Banderas, nonno del bambino, ha ammesso durante l’interrogatorio di aver chiuso il nipotino dentro il capanno per punizione, perché pare che rubasse il cibo dalla dispensa senza permesso. Ma non è la prima volta che i due perpetuano il crudele atteggiamento punitivo nei confronti del minore e le punizioni passavano spesso da quel capanno fuori casa. (Continua a leggere dopo la foto).

Infatti, nel corso dell’interrogatorio è stato il 64enne a spiegare perché avevano segregato il nipotino: “Aveva rubato del cibo della dispensa”, ammettendo lo scempio compiuto. Il bambino ha confermato che le punizioni arrivavano ogni qual volta veniva sorpreso a fare “qualcosa di cattivo”. I nonni non hanno mai risparmiato i nipoti di punizioni molto simili a quella fortunatamente denunciata. (Continua a leggere dopo la foto).

È stato il piccolo a raccontare, infatti, che ogni volta che faceva qualcosa la nonna lo chiudeva nel capanno e veniva spruzzato di acqua fredda dall’esterno. I suoi bisogni li doveva fare in un sacchetto di plastica. Per quanto riguarda i fratelli del bambino, di 7 e 4 anni, si apprende che sono stati affidati agli assistenti sociali e rimangono in attesa  dell’affidamento. Si spera che per i tre fratelli la vita futura sia decisamente migliore di quella vissuta fino ad ora. Il trauma subito rimarrà, comunque, una ferita inguaribile.

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