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“Non ce l’ha fatta”. Miriam, morta a 31 anni dopo essere stata falciata da un monopattino

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Miriam Segato uccisa parigi

Alla fine non ce l’ha fatta Miriam Segato, la 31enne originaria di Capalbio (Grosseto), investita a Parigi da due ragazze in monopattino. Come riportato da Le Parisien, è morta nella notte tra mercoledì e giovedì all’ospedale Pitiè Salpetrière di Parigi dove era ricoverata da lunedì, giorno dell’incidente. Intanto la procura di Parigi ha aperto un’inchiesta per omicidio involontario aggravato dalla fuga.

Da quello che si sa, sembra che Miriam Segato stesse passeggiando lunedì notte insieme con un’amica lungo la Senna vicino al Pont au Change, in una zona pedonale, spesso luogo di passeggio non solo per i pedoni ma anche per monopattini, biciclette elettriche e skateboard molto utilizzati nella capitale francese, quando è avvenuto l’incidente. Due ragazze in monopattino elettrico l’hanno travolta facendola cadere a terra: le sue condizioni sono apparse subito gravi poiché nella caduta ha violentemente sbattuto la testa a terra.


Miriam Segato, l’omissione di soccorso

Ma non è finita qui, perché le due ragazze sul monopattino, come testimoniato dall’amica che era con Miriam Segato e da diversi altri testimoni che hanno assistito all’incidente, non si sono fermate per soccorrerla ma sono fuggite. Per questo la polizia ha lanciato un appello affinché eventuali testimoni aiutino a trovare le responsabili, mentre si studiano le immagini delle videocamere di sorveglianza.

Miriam Segato uccisa parigi

Immediatamente soccorsa dai medici giunti tempestivamente sul posto, Miriam Segato è stata portata in condizioni gravissime in ospedale: il suo cuore ha ripreso a battere dopo un arresto cardiaco ma non ha mai ripreso conoscenza, fino alla morte cerebrale sopraggiunte dopo due giorni.

Miriam Segato uccisa parigi

La giovane Miriam Segato era a Parigi per lavoro: era assunta in ristorante italiano, Oenesteria di rue Grégoire de Tours, nel quartiere di Saint-Germain des Près. “Faremo luce su questa tragedia”, le parole dell’assessore ai Trasporti del comune di Parigi, David Belliard, alla famiglia della 31enne italiana. Nel frattempo non possiamo far altro che raccontare la sua storia.

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