Un adolescente con una cintura esplosiva nascosta sotto la maglia del Barcellona fermato nella notte a Kirkuk, in Iraq. E’ il frammento di un video che sta girando sui social network in cui si vedono alcuni poliziotti – appartenenti, secondo quanto si legge nei tweet, alle forze di sicurezza curde – che riescono a bloccare il giovane, spogliandolo dall’esplosivo.
In altri post, sempre sul social newtork, si legge che la cintura è stata fatta poi detonare dalle autorità in un posto sicuro, lontano dalle persone.
(continua dopo il video)
@aj_observations
Kurdish security forces remove the explosive belt from #ISIS child bomber #Kirkuk
Thank the #Kurdspic.twitter.com/Go5VxlhVly— Joe Schmoe (@US_Citizen_Joe) 21 agosto 2016
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Non solo il bambino di Gaziantep, quindi. Anche questo altro piccolo di 12 anni ha rischiato di diventare una bomba umana. Lo riferiscono i media curdi, che pubblicano le drammatiche immagini del ragazzino con indosso la cintura esplosiva e degli agenti che disinnescano l’ordigno. Lo si vede impaurito mentre i poliziotti prima gli tolgono l’esplosivo che ha attorno alla vita e poi con più decisione lo portano via. Lo strumento di morte era nascosto sotto la maglietta del suo campione preferito: quella del Barcellona, col numero 10 di Messi.
(continua dopo la foto)
13 year old child with suicide belt caught by Kurdish security forces tonight in Kirkuk. pic.twitter.com/n7cE2jNDf9
— Dr Partizan (@DrPartizan_) 21 agosto 2016
Si sentono gli applausi degli agenti, dopo che il disinnesco dell’ordigno è riuscito. Mentre piange il 12enne reclutato dallo Stato islamico. Probabilmente neppure immagina a quale destino è sfuggito. Sabato proprio un bambino è stato all’origine della strage alla festa di matrimonio a Gaziantep, in Turchia. Le telecamere mostrano due adulti che lo portano sul luogo della strage. A farlo esplodere è stato un telecomando.
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