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Maglia di Messi addosso e il terrore puro negli occhi. Questo bimbo ha solo 12 anni, ma è stato arrestato per un motivo a dir poco atroce. La colpa, però, non è sua. La verità vi farà crollare la terra sotto i piedi

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Un adolescente con una cintura esplosiva nascosta sotto la maglia del Barcellona fermato nella notte a Kirkuk, in Iraq. E’ il frammento di un video che sta girando sui social network in cui si vedono alcuni poliziotti – appartenenti, secondo quanto si legge nei tweet, alle forze di sicurezza curde – che riescono a bloccare il giovane, spogliandolo dall’esplosivo.

In altri post, sempre sul social newtork, si legge che la cintura è stata fatta poi detonare dalle autorità in un posto sicuro, lontano dalle persone.

(continua dopo il video)

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Non solo il bambino di Gaziantep, quindi. Anche questo altro piccolo di 12 anni ha rischiato di diventare una bomba umana. Lo riferiscono i media curdi, che pubblicano le drammatiche immagini del ragazzino con indosso la cintura esplosiva e degli agenti che disinnescano l’ordigno. Lo si vede impaurito mentre i poliziotti prima gli tolgono l’esplosivo che ha attorno alla vita e poi con più decisione lo portano via. Lo strumento di morte era nascosto sotto la maglietta del suo campione preferito: quella del Barcellona, col numero 10 di Messi.

(continua dopo la foto)

Si sentono gli applausi degli agenti, dopo che il disinnesco dell’ordigno è riuscito. Mentre piange il 12enne reclutato dallo Stato islamico. Probabilmente neppure immagina a quale destino è sfuggito. Sabato proprio un bambino è stato all’origine della strage alla festa di matrimonio a Gaziantep, in Turchia. Le telecamere mostrano due adulti che lo portano sul luogo della strage. A farlo esplodere è stato un telecomando.

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