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Libia, raid contro l’Isis. La decisione del governo italiano: ecco il ruolo che avrà il nostro paese

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Ieri il governo libico retto dal premier Fayez Sarraj, ha annunciato di aver chiesto al presidente degli Stati Uniti un intervento diretto dell’aviazione americana nelle zone e nelle città ancora sotto controllo dello Stato Islamico. L’offensiva scatenata su Sirte, era stata annunciata così dal premier libico: “Oggi i caccia americani hanno effettuato dei raid aerei contro l’Isis a Sirte conformemente alla richiesta presentata dal Consiglio presidenziale del governo di intesa nazionale ed in coordinamento con la ‘Operation Room’ dell’operazione al Bonyan al Marsous“.

L’attacco era stata confermato dal segretario della Difesa americano, Ash Carter, che aveva rivelato la volontà dello stato americano di porre fine al potere dello stato islamico sulle zone libiche.

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Oggi la coalizione anti-Isis potrebbe aggiungere ai suoi membri, proprio il nostro stato. Secondo quanto riporta “La Repubblica”, per bocca del suo giornalista Carlo Bonini, esperto di questioni orientali, ha ipotizzato l’ingresso dell’Italia a fianco degli americani.

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“La prossima volta la richiesta di Tripoli potrebbe essere fatta direttamente all’Italia, ovvero l’Italia potrebbe essere chiamata a svolgere un ruolo “. Il giornalista, infatti, ha ipotizzato una possibile partenza delle nostre forze armate direttamente dagli scali di Sigonella e Aviano. Basi che saranno utilizzate molto probabilmente anche dalle forze armate americane, così da evitare alle portaerei statunitensi di stazionare nel mediterraneo per lungo tempo.

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Nel pomeriggio era intervenuto anche il ministro degli esteri, Paolo Gentiloni: “Valuteremo se ci saranno richieste, naturalmente se prenderemo decisioni ne informeremo il Parlamento. La cosa che gli italiani devono sapere è che si tratta di interventi mirati contro le posizioni di Daesh attorno a Sirte, città costiera diventata la roccaforte di Daesh in Libia. Credo sia un fatto molto positivo che gli americani abbiano deciso di intervenire“. Insomma l’Italia scende in campo e nelle prossime settimane potrebbero arrivare i primi bombardamenti da parte dei jet italiani, sulle città libiche controllate dall’Isis.

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