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Il figlio di 7 anni fa i capricci e i genitori, per punizione, lo lasciano da solo nel bosco. Volevano spaventarlo per qualche minuto, ma, quando tornano a prenderlo, di lui non c’è traccia. Dopo qualche tempo la scoperta choc

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Una storia priva di senso, di eccessiva severità che lascia senza parole. Il protagonista un bimbo, vittima di un eccesso di rigidità, in termini di educazione, da parte dei genitori. I bambini, lo sappiamo, sono spesso vivaci (e menomale), delle volte un po’ discoli, ma nulla giustifica quello che questi due genitori hanno fatto e non bisogna essere una madre o un padre particolarmente apprensivi per maturare certe consapevolezze, cioè che la cura del proprio figlio è un gesto d’amore e di responsabilità. Ogni mamma e ogni papà ha il dovere di accudire il proprio piccolo, cosa che normalmente avviene, ma in questo caso la brutta avventura vissuta da questo bambino di sette anni lascia completamente increduli.

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Tutto è iniziato il 28 maggio, quando il piccolo Yamato Tanooka era stato abbandonato dalla madre e dal padre in un bosco nell’isola settentrionale di Hokkaido, perché a loro dire “si era comportato male”. Lo avevano fatto scendere dalla macchina e lo avevano lasciato da solo, ma sembra solo per spaventarlo. Tornati dopo qualche minuto, non lo avevano più trovato e per questo si erano rivolti alle autorità, alle quali avevano inizialmente detto che il figlio si era perso. Nelle operazioni di ricerca sono stati coinvolti 180 tra poliziotti e militari. Le squadre di soccorso avevano, in un primo tempo, perso la speranza di trovarlo vivo dopo una settimana di ricerche, ma Yamato, venerdì mattina è ricomparso in un hangar usato dall’esercito giapponese per esercitazioni. Inutile dire che il bimbo era sfinito.

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“Uno dei nostri militari si stava preparando per un’esercitazione questa mattina e, quando ha aperto la porta di un capanno, lo ha visto – ha raccontato un portavoce dell’esercito – Quando gli ha chiesto, ‘sei Yamato?’, il bambino ha detto sì. Ha raccontato che aveva fame, così il soldato gli ha dato un po’ di pane, riso e acqua”. 

Il bimbo è stato poi trasferito con un elicottero militare in ospedale per accertare le sue condizioni di salute: secondo l’agenzia di stampa Kyodo, sarebbe leggermente disidratato e avrebbe escoriazioni superficiali. 

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Il padre, che all’inizio aveva raccontato alla polizia che il piccolo si era perso mentre con la famiglia cercava verdure selvatiche, poi ha ammesso la verità e in un’improvvisata conferenza stampa, ha chiesto scusa, ammettendo di “essere andato oltre”:

“Il mio atto eccessivo ha costretto mio figlio a vivere un momento doloroso. Mi scuso di cuore con le persone della sua scuola, con i soccorritori e con tutti i quali abbiamo causato problemi”. Poi, ha assicurato di aver cresciuto il figlio “con amore e continuerò a farlo”.

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Il padre ha ringraziato le squadre di ricerca e ha detto di aver allevato suo figlio “pieno d’amore fino ad oggi, e continuerò a fare così”. Ora secondo la polizia i genitori potrebbero essere indagati per negligenza.

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