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“Rischio ustioni e rottura”. Ikea, ritirati prodotti dopo l’allarme

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Ikea ha ritirato dal mercato e richiamato i piatti, le ciotole e le tazze di due serie perché “questi articoli potrebbero rompersi e provocare scottature se contengono cibi e bevande caldi”. La notizia è stata riportata da ilfattoalimentare.it. Le due linee comprendono ciotole, ciotoline, piatti piani, fondi e tripartiti e tazze in plastica Pla da fonti rinnovabili, per un totale di nove prodotti diversi.

“Ikea, scusandosi per il disagio, raccomanda di non utilizzare le stoviglie delle linee ritirate dal mercato. I consumatori in possesso di questi prodotti possono quindi riportarli al punto vendita Ikea più vicino, dove saranno rimborsati. Non è necessario presentare lo scontrino fiscale”, si legge sul sito.


“Rischio ustioni e rottura”. Ikea, ritirati prodotti

La catena di arredamento svedese rende noto che “sono stati segnalati dei casi di rottura dei prodotti”, nonostante tutti i “prodotti vengono testati e approvati in conformità ai più severi standard e alle leggi vigenti”. “Per questo, – di legge sul comunicato dell’Ikea – in via precauzionale, stiamo ritirando dal mercato i piatti, le ciotole e le tazze delle serie Heroisk e Talrika”.

Lo scorso anno Ikea aveva ritirato dal commercio il bicchiere da viaggio Troligtvis, contrassegnato dalla dicitura “Made in India” per un rilascio di sostanze chimiche in quantità superiori ai limiti stabiliti dalla legge. Anche in questo caso l’azienda aveva pubblicato sul sito ufficiale un avviso che invitava i clienti a non utilizzare il prodotto interessato dal ritiro e a presentarsi in uno dei suoi punti vendita per richiedere il rimborso o il cambio con altri prodotti.

IKEA è un’azienda multinazionale svedese fondata da Ingvar Kamprad con sede legale principale a Leida, nei Paesi Bassi, specializzata nella vendita di mobili, complementi d’arredo e altra oggettistica per la casa. È presente con 345 centri di vendita in 42 paesi, gran parte dei quali in Europa, dove realizza il 70% del suo fatturato. Gli altri centri di vendita si trovano negli Stati Uniti d’America, Brasile, Canada, Asia, Emirati Arabi Uniti e Australia e Marocco.

 

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