Sono tornati liberi dopo essere stati interrogati due uomini sospettati dell’omicidio di Gaia Molinari a Jericoacoara, circa 300 km da Fortaleza, in Brasile. “Uno è stato rilasciato subito ieri sera, l’altro stamani dopo essere stato sottoposto a un lungo interrogatorio”, hanno riferito fonti del viceconsolato italiano di Fortaleza. La notizia del fermo di una seconda persona, presunto assassino di Gaia Molinari, 29 anni, trovata morta il giorno di Natale, era stata data online dal Diario di Nordeste. L’uomo, sul quale gravava il sospetto di omicidio senza premeditazione, è stato interrogato e trasferito al Coordinamento di medicina legale, per essere sottoposto agli esami. L’ipotesi era che avesse ucciso Gaia Molinari dopo una violenza sessuale, che peraltro non è stata ancora confermata dagli inquirenti. Dopo alcune ore, il rilascio.
Gli amici di Gaia hanno promosso su Facebook un album fotografico con le sue immagini più belle. Un’amica spiega: “Intanto vogliamo ricordarla così, siamo in contatto con la famiglia e attendiamo di capire quando la salma verrà riportata in Italia. Saranno tempi piuttosto lunghi, immaginiamo, ma quando tornerà noi ci saremo. Si sentiva di essere in questa vita – aggiunge la ragazza – per fare del bene agli altri e aveva deciso che i bambini disagiati avessero bisogno di lei. Era partita con la convinzione di riuscirci e sono convinta che abbia portato loro il suo sorriso, quello che faceva la differenza. Si era convinta che il Brasile fosse solo la prima meta di un lungo viaggio. Poi piano piano sarebbero arrivate le altre. Non avrebbe rinunciato per nulla al mondo a quei viaggi. Era la sua prima esperienza da volontaria con una Ong”.