Quella che vi stiamo per raccontare è una storia atroce che ci arriva dall’altra metà del mondo. Si chiama Nong Ake, ha 10 anni, era andato a giocare con i suoi amici in riva a un laghetto di Nakhon Si Thammarat, nel sud della Thailandia, quando la sua attenzione è stata attirata da un borsone nero abbandonato e da uno strano fetore. A ogni passo il tanfo diventava sempre più forte, ma mai avrebbe pensato di trovarsi di fronte a una scena tanto raccapricciante: alll’interno c’era il cadavere di un bambino con gli organi interni strappati via.
Il cadavere del piccolo è stato trovato lunedì da alcuni ragazzini che, in preda al terrore, sono andati alla polizia a raccontare ciò che avevano visto. Immediatamente gli agenti si sono precipitati sul posto e dopo i primi accertamenti sono riusciti a capire che il piccolo doveva essere morto da due giorni. (Continua a leggere dopo la foto)
Probabilmente ad attaccarlo deve essere stato un varano, un lucertolone che vive nel lago e che normalmente si ciba di pesci e scarti alimentari abbandonati vicino ai bidoni della spazzatura. Adesso un esame post mortem dovrà rivelare se il piccolo è stato abbandonato quando ormai era già morto o se sia stato scaricato in riva al lago e successivamente attaccato dai varani. (Continua a leggere dopo la foto)
Jittakorn Konglhue, colonnello della polizia, ha dichiarato che il corpo del bambino sarà sottoposto nelle prossime ore a un’autopsia e a un test del Dna: “Crediamo che la madre lo abbia lasciato lì e che successivamente il piccolo sia stato attaccato dalle grosse lucertole. Controlleremo tutti i video delle telecamere di sicurezza per cercare di identificare la madre e arrestarla immediatamente”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Cosa sia capitato al ragazzino nel borsone quindi nessuno lo sa. Per ora non si comprende il gesto di abbandonarlo e da quello che risulta non dovrebbero esserci denunce di scomparsa. Cosa è successo quindi? Devremmo attendere gli esami o una confessione, probabilmente, per saperlo.
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