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“Le stava sparando in faccia”. Paura per la famosa politica, attentato fallito: la pistola si inceppa

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attentato fallito a Cristina Kirchner

Attentato fallito a Cristina Kirchner. Un uomo ha tentato di spararle sul volto mentre usciva dalla macchina. Siamo a Buenos Aires, tutto è successo in un istante. A trasmettere l’agghiacciante momento, diversi canali televisivi di tutto il mondo. Si vede chiaramente una persona che mira alla testa della donna mentre scende dall’auto che l’ha accompagnata a casa nel quartiere Recoleta di Buenos Aires.

C’è d adire che l’uomo si era avvicinato alla Kirchner in mezzo alla folla, in attesa per salutarla e chiederle un autografo. A confermare il tutto, oltre ai servizi di sicurezza, il presidente Alberto Fernandez. Lo stesso ha rivelato che l’attentatore, un cittadino brasiliano di 35 anni, “ha premuto il grilletto” contro la 69enne “ma il colpo non è partito”. L’attentatore, come riporta Gaucho News, è stato prontamente arrestato. Si tratta di Fernando Andres Sabag Montiel, 35enne di nazionalità brasiliana che vive a Buenos Aires nel quartiere di Villa del Parque.

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L’attentato fallito a Cristina Kirchner: il video

Dalle prime informazioni è un autista Uber. Non è stato ancora chiarito il movente del gesto, se in qualche modo spinto da motivazioni politiche. Tanti attivisti si erano radunati dalla scorsa settimana davanti all’abitazione della Kirchner, 69 anni, accusata di frode e corruzione relative all’aggiudicazione di appalti pubblici nella sua roccaforte di Santa Cruz.

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Contro di lei, l’accusa ha chiesto una condanna a 12 anni di reclusione e l’interdizione a vita dai pubblici uffici. I manifestanti però erano in suo sostegno, certi che il fatto non sussista. Il gesto del mancato attentato però riportano l’attenzione sulla figura della donna.

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Il presiedente Fernandez ha detto a riguardo: “Ho parlato con il giudice che sta indagando sull’incidente. Le ho chiesto di accertare fatti e responsabilità il prima possibile”. E ancora: “Si tratta dell’incidente più grave da quando abbiamo recuperato la democrazia” nel 1983. Fernandez ha esortato i leader politici, e la società civile, a ripudiare l’episodio. Cristina Kirchner sta bene, sotto choc ma al sicuro.

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