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Attentato! È incredibile, dopo quanto accaduto a Nizza, un altro camion bomba ha ucciso almeno 5 persone. Si contano ancora i feriti. Ecco cosa è successo

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Turchia, dopo i tragici fatti dei giorni passati, torna il terrore. Infatti è di almeno 5 poliziotti morti e 4 feriti il bilancio provvisorio di un attentato avvenuto a Bingol, zona a maggioranza curda nel sud-est della Turchia, dove un camion bomba è stato fatto esplodere al passaggio di un mezzo delle forze di polizia. Lo riferisce la Cnn Turk. Due dei feriti sarebbero in gravi condizioni. Secondo i media locali, l’attacco sarebbe opera dei militanti del Pkk curdo.

Negli scorsi mesi, il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk) ha commesso numerosi attacchi con autobombe contro veicoli della polizia.

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L’ultimo una settimana fa nella provincia di Mardin, circa 200 chilometri più a sud. Bingol è una delle province con alta percentuale di popolazione curda ed è di frequente scenario di combattimenti tra il Pkk e le forze dell’ordine. La Turchia, dunque, ripiomba nel terrore. 

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In questi giorni di post-golpe, inoltre, in Turchia si sta attuando una stretta che non si sta limitando a far cadere solo le teste di militari, magistrati, dipendenti pubblici, insegnanti e rettori. Vittime dello stato di emergenza dichiarato da qualche giorno da Erdogan, e che durerà per i prossimi tre mesi, sono anche le donne e i bambini, e con essi i loro diritti. La laicità dello Stato, conquistata i tempi di Ataturk, è in una morsa: ne sono la riprova la riforma scolastica del 2012 di stampo fortemente religioso, ma soprattutto la stretta sui diritti umani. Ad avere la peggio, potrebbero essere i 3,5 milioni di spose-bambine: ai loro aguzzini, l’Alta Corte di Istanbul ha da poco concesso l’amnistia, eliminando di fatto il reato di abuso sessuale su minori.

 

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