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”Volevo solo viverti”. Tra le lacrime Gemma legge (in prima serata) la famosa lettera per Giorgio. Poi arriva la reazione di lui, che gela la dama e il pubblico. Ecco la sua risposta

 

Uomini e Donne, succede raramente che il programma vada in onda in prima serata. Succede solo nelle occasioni importanti e la storia tra Giorgio Manetti e Gemma Galgani per il pubblico lo è. Così ieri sera, venerdì 3 giugno, i telespettatori hanno seguito in prime time l’evoluzione del loro percorso e, soprattutto, ascoltare finalmente la famosa lettera in cui la dama comunica al cavaliere l’intenzione di riconquistarlo e di conseguenza la reazione di lui.

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Di seguito il testo integrale della lettera scritta da Gemma: ”Caro Giorgio, ho deciso di scriverti una lettera per dirti una volta per tutte quello che provavo quando stavamo insieme. Quello che ho provato dopo il 4 settembre quando ho deciso che dovevo lasciarti, e quello che provo ancora adesso per te. Ti ho amato senza condizioni, di quell’amore gratuito che generalmente si investe nel rapporto tra un genitore e un figlio. Ho trascorso 8 mesi come una geisha, dedita ad accontentare per quanto possibile ogni tuo desiderio. Ho vissuto per te, ho trascurato e messo da parte gli affetti più cari. Non riuscivo ad addormentarmi se non ricevevo la tua telefonata una volta che tornavi a casa.

Ero sempre disposta a raggiungerti, ogni qualvolta volevi accogliermi nella tua città. Eri il mio mondo e il mio Eden sulla terra, eri tutto. Quando ami con questa intensità, sei disposta a fare qualunque cosa per amore, anche a trasformarti nello zerbino d’Italia. Io ho continuato ad amarti con questa modalità totalizzante, irrefrenabile, non ne conoscevo altre. Colui che ama di più è inferiore e deve soffrire, però purtroppo amore e sofferenza crescevano di pari passo con la staticità del nostro rapporto, perché io credo che tu sappia bene cosa intendo dire quando dico che stavo camminando sul filo tra il dolore e il desiderio in cerca d’amore, del tuo amore. Solo quello volevo. Io conservavo nel cuore la speranza di essere corrisposta prima o poi, di poter far crescere la nostra storia”.

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Ero completamente annullata e pervasa da te – continua la Galgani – Potevo sfiorarti una mano, guardarti negli occhi e sentire il tuo profumo e dirti che non riuscivo a portare avanti la nostra storia. Penso che sia solo questa la mia colpa, la mia debolezza, la mia fragilità. Forse il mio disorientamento totale di fronte alla tua persona non era quello che tu significavi per me. Ho tentato di riprendermi sotto il mio punto di vista e perfino di aprirmi a nuove conoscenze con l’illusione di voltare pagina e lasciarmi alle spalle una storia meravigliosa, tenendo stretti nel cuore solo i ricordi belli. E non era difficile perché erano davvero tanti. Poi è successo che balliamo insieme quasi per caso, e quasi per caso proprio il giorno di San Valentino. Appena ti sei avvicinato mi sono sentita come un’adolescente imbranata, ero rigida come se fosse stato il primo incontro. Quando mi hai stretta a te, così vicina alla tue labbra, è stato forte il desiderio di baciarti, incontenibile.

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Tutto questo è quello che ho pensato in quel momento, mentre tu invece mi sei sembrato molto sicuro di te e indifferente. Da quel momento è come se il tempo che ci ha diviso dal 4 settembre si sia annullato di colpo. Oggi resta solo un cuore spezzato perché il mio lo è ancora. Con molta umiltà mi permetto di dirti che non credo che tu sappia pienamente trasmettere amore. Il 4 settembre mi hai detto che ci eri rimasto male, che ero stata dura, che sono l’unica donna con la quale avresti lasciato la trasmissione. E io allora mi chiedo perché accettare e subire passivamente la mia decisione. Perché non hai fatto il minimo gesto per recuperare il nostro rapporto e, quello che è peggio, perché non hai sentito la necessità di un chiarimento più approfondito davanti a un comportamento tanto insolito da parte mia. Era il comportamento di una donna ferita che continuava a sopportare di tutto.

Mi domando come fosse possibile che tu sorridessi quando venivo definita uno scorfano, senza capire che l’offesa rivolta a me era anche un’offesa per te, che a uno scorfano ti sei accompagnato per mesi, rifiutando anche sirenette più giovani e attraenti di me. Grazie comunque per la tua sincerità attuale, per tutto quello che dici di aver avuto nei miei confronti. L’ho apprezzato moltissimo anche se non posso negare che non è quello che avrei voluto sentirmi dire. Sei una persona molto intelligente e intuitiva e quindi quello che ho scritto ti era già chiaro, ma voglio dirti che mi mancherai come il mare, le stelle, la luna”.

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A questo punto Gemma si blocca. Si allontana e tra le lacrime dice: Nessuno mi può capire. Poi, però, riprende a leggere: ”Giorgio ho iniziato questa lettera pensando di farcela, poi ho pensato che questo telo bastasse a separarci e a permettermi di parlarti e di dirti tutto quello che è stato il nostro rapporto, la nostra storia. Ho impiegato tre giorni e tre notti, che magari possono sembrarti pochi rispetto a una vita, ma sono stati tantissimi per l’intensità con le quali ho scritto queste parole. Magari possono sembrarti parole scritte e riportate, ma sono state ispirate da tutto l’amore che provo per te. Volevo solo stare con te, viverti e sperare che la mia vicinanza, la mia comprensione, potesse portare di pari passo a una crescita che non c’è mai stata. Quando ti ho detto che tu per me sei veramente il mondo, la luna, tutto quello che mi circonda, perfino l’universo, è vero.

È quello che penso, e avevo anche tanta paura di leggerti questa lettera perché non sapevo dove mi avrebbe portata e come sarebbe stato il dopo. Tu mi hai sempre conosciuto come una persona coraggiosa che porta le situazioni fino in fondo. Ho voluto ugualmente dartela. Adesso questo libro te lo lascio qui, anche perché ci sono delle pagine bianche che, se vorrai, potrai anche riempire”.

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Tutti, ora, attendono una reazione di Giorgio. Manetti approfitta quindi dell’assenza della dama dallo studio per registrare un messaggio che le viene mostrato sullo schermo. ”Gemma finalmente dopo mesi che mi parlavi di questa lettera hai avuto il coraggio di leggerla. Era ora – dice Giorgio – Non bisogna avere paura di raccontare i propri sentimenti. Io non ho mai avuto paura di dire quello che penso e sento, anche quando quello che dicevo alla maggior parte della gente non andava bene. Negli 8 mesi in cui siamo stati insieme sono stati bene. Conservo solo momenti belli, quando venivo a prenderti alla stazione, quando facevamo l’amore, le nostre passeggiate o quando abbiamo raccolto le more.

Da Genova fino alla nostra estate insieme ero felice. Non ti dicevo la parola “ti amo” ma ero vicino a te anima e corpo. Poi arriviamo al 4 settembre e all’improvviso mi lasci. Ero seduto di fronte a te e ti sentivo parlare, ed ero incredulo che dalla bocca della donna con cui stavo uscissero delle parole mai sentite prima. Mi parlavi non di mesi d’amore ma di sofferenza. Mi hai dipinto come un uomo spregiudicato, che non si cura della donna con cui sta, che la tratta male, che non si accorge che lei sta male o che lei non mangia e dimagrisce”.

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”Gemma non me ne potevo accorgere perché non era così. Mi hai dipinto come l’uomo che non sono, come un governatore, uno che detta legge, come un despota, rinnegando tutto il bello che c’era stato tra noi e che per mesi hai anche raccontato tu in trasmissione. Dici che mi amavi, e dalle tue parole forse posso dire che a me ci tieni ancora, ma non è così. Una donna innamorata non avrebbe mai detto quello che tu hai detto il 4 settembre, rinnegando una storia per me bellissima. Qualsiasi sentimento io abbia provato per te, qualsiasi sentimento mi abbia attraverso mentre sentivo le tue parole, oggi non potrà cambiare la mia decisione.

Se anche fossi l’uomo più innamorato del mondo non potrei mai tornare indietro sui miei passi, da una donna che per mesi ha gettato fango sulla nostra relazione. E credimi, una cosa la voglio dire: io sono stato attratto da te e a volte, quando sei vestita in un determinato modo, lo sono ancora. Ma per me quello che potrebbe esserci sarebbe solo un rapporto fisico, perché io dal 4 settembre non ho più di fronte a me Gemma, ma un’altra persona”.

Nessuna speranza, quindi. La famosa lettera non ha sortito l’effetto desiderato: Giorgio non ha intenzione di tornare indietro.

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